News di Alcologia

Il consumo di alcol riduce il volume cerebrale degli adolescenti


 Sono stati pubblicati i risultati di un recente studio multicentrico che ha coinvolto diverse Università della California (USA). Lo studio longitudinale  ha indagato la morfometria cerebrale di 40 adolescenti sani, di età compresa tra i 12 e i 17 anni all'inizio dello studio, esaminati per un periodo di follow-up pari a 3 anni durante il quale la metà dei soggetti (n=20) ha sviluppato un comportamento di consumo pesante di alcol. I partecipanti sono stati esaminati mediante sequenze volumetriche con Risonanza magnetica ad alta risoluzione.

E’ stata eseguita una segmentazione dei volumi cerebrali mediante misurazioni longitudinali e analisi quantitative dellavariazione volumetrica regionale (metodo QUARC). All’inizio dello studio, i partecipanti che consumavano alcol hanno mostrato una riduzione volumetrica della corteccia cingolata rostralmente e a sinistra, della pars triangularis e della sostanza bianca cerebellare destrarispetto ai ragazzi che non consumavano alcol.

Nel corso del tempo, i partecipanti che hanno iniziato a bere pesantemente alcol hanno mostrato una significativa maggiore riduzione del volume del diencefalo ventrale sinistro, del giro temporale inferiore e medio sinistro edel nucleo caudato sinistro, rispetto ai soggetti non consumatori.

I risultati della ricerca sono indicativi della presenza di differenze volumetriche cerebrali pre-esistenti nelle regioni frontali nei ragazzi che sviluppano nel tempo un forte consumo di alcol, i quali mostrano una maggiore riduzione del volume cerebrale nelle regioni subcorticali e temporali dopo l’inizio del pesante consumo alcolico.

I dati sono consistenti con la letteratura che mostra la presenza di deficit cognitivi preesistenti in compiti che richiedono l’attivazione dei lobi frontali,come pure le conseguenze post-assunzione sulle regioni coinvolte in compiti linguistici e spaziali.

http://www.droganews.it/news/2382/Il_consumo_di_alcol_riduce_il_volume_cerebrale_deg.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)