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Dipendenza affetiva: analisi dei sintomi

Dipendenza affetiva: analisi dei sintomi

Si può parlare di sintomi per la dipendenza affettiva?

 

Il termine “sintomo” evoca automaticamente la presenza di una malattia, di qualcosa di patologico. E’ la dipendenza affettiva una malattia? In una certa misura sì. Qualcuno potrebbe obiettare che non si tratta di qualcosa di grave o di fisicamente invalidante o pericoloso…. Ma, come per ogni altra forma di disagio, ciò che fa la differenza non è la tipologia ma la gradazione, ossia quanto è profondo, quanto è radicato nell’individuo e quanto incide sulla qualità di vita.

In chiave olistica, un disagio di tipo emotivo o psichico quale la dipendenza affettiva, può essere importante e richiedere la giusta cura e attenzione quanto una malattia fisica, generalmente considerata più “grave” dalla mentalità comune.

Se sei tra coloro che hanno cercato sul motore di ricerca “dipendenza affettiva sintomi”, significa che tu stesso o qualche persona a te cara sta dando dei segnali di dipendenza, e che vuoi capire meglio di cosa si tratta, per poter gestire una condizione che, comunque la si consideri, malattia o no, è uno stato d’allarme che riguarda la persona e le sue relazioni, e che dunque merita la giusta attenzione.

Il sintomo infatti non è altro che una “spia rossa” che si accende e che ci avverte che qualcosa non va. Strano a dirsi, siamo così attenti a questi segnali quando li vediamo nelle cose fuori noi: mentre guidiamo l’auto, lavoriamo al computer, ecc… e, amenoché ci troviamo su un percorso di crescita personale, non siamo comunemente così attenti quando questi segnali si manifestano in noi stessi, nel nostro corpo e nella nostra psiche. E’ necessario un lavoro di ri-educazione di sé per imparare ciò che nessuno ci ha insegnato: dirigere l’attenzione verso se stessi, per dare il giusto riconoscimento a ciò che accade dentro di noi, a tutti i livelli: mentale, emotivo, corporeo e spirituale.

 

I sintomi connessi alla dipendenza affettiva sono accomunati da una funzione: ci avvertono che siamo alla mercé di qualcosa o di qualcuno, che siamo convinti di non poter vivere senza quella cosa o quella persona, che abbiamo sviluppato un attaccamento morboso verso di essa.

Come è possibile cogliere il nesso fra il sintomo e il messaggio? Ascoltando il sintomo stesso. La presente lettura potrà farti accedere a un primo livello di informazione, potrà stimolare la tua comprensione e attivare il tema in questione. Ma il vero collegamento tra il sintomo e il messaggio che esso porta, lo puoi vedere grazie alla tua percezione interna. Più ti permetti di ascoltare il sintomo, più osservi con neutralità, più familiarizzi con esso, più ti dai l’opportunità di guarire.

Con l’osservazione infatti entrano in gioco le funzioni della consapevolezza; una volta che il sintomo ha assolto il suo compito, che è quello di avvertirti che qualcosa non va, e tu ne hai preso atto, esso molto probabilmente se ne andrà, si esaurirà da sé.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.channelhealing.it/dipendenza-affettiva/dipendenza-affettiva-sintomi.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)