Dipendenza da cibo, sotto accusa grassi aggiunti e zuccheri raffinati
DIPENDENZA DA CIBO, SOTTO ACCUSA GRASSI AGGIUNTI E ZUCCHERI RAFFINATI
Anche il cibo può creare “dipendenza”, ma quali alimenti in particolare? E perché? Cioccolato, pizza, patatine fritte e biscotti sono fra gli alimenti che più di altri possono diventare “irresistibili”. Un team di ricercatori della University of Michigan (Stati Uniti) ha cercato di individuare il motivo per cui si può diventare dipendenti da questi e da altri cibi. La colpa sarebbe dei grassi aggiunti e dei carboidrati raffinati, come lo zucchero e la farina bianca.
La ricerca, pubblicata sulla rivista US National Library of Medicine, è stata condotta con due diversi studi su un campione totale di oltre 500 individui. I partecipanti hanno risposto a un questionario di 25 domande, lo Yale Food Addiction Scale, uno strumento usato per valutare il livello di dipendenza nei confronti del cibo.
Dai risultati è emerso che sono proprio i cibi altamente processati, con grassi aggiunti e/o carboidrati raffinati, ad essere associati a comportamenti tipici di una dipendenza alimentare. Al contrario i cibi non processati, come il riso integrale, la verdura (cetrioli e broccoli), la frutta (mele, fragole e banane) o il salmone, si collocano all’estremo opposto: non agiscono come una “droga” per chi li consuma. Ancora, i partecipanti con un alto Indice di massa corporea o con sintomi da dipendenza alimentare hanno riferito di avere grossi problemi a gestire il loro rapporto con quei cibi altamente processati.
Come spiegano i ricercatori, questo studio può aiutare a definire nuovi trattamenti dell’obesità. Potrebbe non essere sufficiente, infatti, intervenire sulla dieta riducendo l’assunzione di alcuni cibi ma piuttosto potrebbero servire alcuni metodi impiegati per il trattamento delle dipendenze da fumo di sigaretta, alcol e droghe.
Perché il cibo può dare dipendenza?
«Mangiare è un comportamento complesso che risponde principalmente a un bisogno fisiologico che coinvolge diversi ormoni, neurotrasmettitori e sistemi nell’organismo, ma indubbiamente il cibo ha anche un ruolo importante per rispondere a bisogni emotivi attivando una sorta di sistema piacere e ricompensa», spiega la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas.
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copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.humanitasalute.it/dieta-e-alimentazione/41462-dipendenza-da-cibo-sotto-accusa-grassi-aggiunti-e-zuccheri-raffinati/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)