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Dipendenza da cocaina: dallo studio delle alterazioni del sistema dopaminergico forse nuove prospettive terapeutiche

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Il sistema dopaminergico in aiuto nella lotta alla dipendenza da cocaina


fonte: Neuropsychopharmacology
 

La ricerca sulle anomalie della dopamina (ad esempio, le carenze del sistema recettoriale D2) finora non è riuscita a produrre strategie di trattamento efficaci. Lo studio del recettore D3 ha recentemente suscitato un notevole interesse clinico e in particolare, il ruolo degli antagonisti recettoriali D3 sono ora sotto osservazione per il trattamento delle tossicodipendenze. Una importante ricerca canadese ha da poco pubblicato i risultati di uno studio il cui obiettivo era quello di valutare lo stato e la rilevanza del sistema recettoriale D3 in soggetti cocainomani, utilizzando la PET (tomografia ad emissione di positroni) con radiofarmaco [11C]-(þ)-PHNO. Quindici soggetti consumatori di cocaina (CD), tutti astinenti da 7 a 240 giorni il giorno della scansione e quindici soggetti di controllo sani (HC), hanno completato due scansioni PET: una con tracciante [11C]-(þ)-PHNO per valutare il sistema recettoriale D3 e una seconda scansione con tracciante [11C]raclopride per valutare il sistema recettoriale D2/3. I soggetti tossicodipendenti hanno anche completato una batteria di test per caratterizzare il fenotipo comportamentale di tipo dipendente. I soggetti CD hanno mostrato una maggiore concentrazione del tracciante [11C]-(þ)-PHNO rispetto ai soggetti HC nella substantia nigra, un risultato che correla con l’impulsività comportamentale e la maggiore predisposizione a prese decisionali rischiose emerse dai test. Al contrario, il tracciante [11C]raclopride è risultato minore nel nucleo striato dei soggetti CD, in linea con la letteratura, per una astinenza d’uso maggiore di 2 settimane. I dati suggeriscono che a differenza di una carenza di D2, gli individui CD possono aver aumentato i livelli dei recettori D3, il che potrebbe contribuire allo sviluppo di tratti temperamentali di dipendenza. Nei modelli preclinici di studio della dipendenza, una sovraregolazione recettoriale D3 potrebbe rappresentare un possibile biomarcatore e, allo stesso tempo, l'utilizzo della PET per studi di questo sistema recettoriale sull'uomo potrebbe aiutare allo sviluppo di nuove strategie farmacologiche per il trattamento della dipendenza da cocaina.


Payer D.E Behzadi, A.  Kish S.J , S.Houle, et al  Heightened D3 Dopamine Receptor Levels in Cocaine Dependence and Contributions to the Addiction Behavioral Phenotype: A Positron Emission Tomography Study with [11C]-( þ )-PHNO Neuropsychopharmacology (2014)


http://www.droganews.it/news/2125/Il_sistema_dopaminergico_in_aiuto_nella_lotta_alla.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)