News di Alcologia

Impulsivita' e danni cerebrali: uno studio olandese

fonte: Frontiers in human neuroscience

Una recente ricerca olandese ha analizzato il volume della materia grigia cerebrale di 30 soggetti dipendenti da cocaina non in trattamento e di 33 soggetti di controllo non consumatori, con tecnica VBM (Voxel-Based Morphometry) dopo acquisizione con Risonanza Magnetica di immagini tridimensionali dell’encefalo.

All'interno del gruppo di soggetti cocainomani non in trattamento, è stato esplorato l’effetto di variabili che frequentemente si co-verificano con l’assunzione di cocaina, come il tratto d’impulsività, la dipendenza da nicotina, la durata d’uso di cocaina e la presenza di sintomi depressivi correlati al ridotto volume di GM frontale. Ai partecipanti sono stati somministrati test come la Barratt Impulsivity Scale (BIS) e la Beck Depression Inventory (BDI).Nei cocainomani non in trattamento è stato riscontrato un minore volume di GM nel giro frontale medio sinistro.

Nello specifico, i consumatori di cocaina mostrano un tratto di impulsività associato alla riduzione del volume di GM nella corteccia orbitofrontale destra, nel giro precentrale di sinistra e nel giro frontale superiore, mentre non sono emersi effetti del fumo, dei sintomi depressivi o della durata del consumo di cocaina, sulla riduzione regionale dei volumi di GM.

I dati mostrano una importante associazione tra il tratto d’impulsività e la riduzione di GM frontale nei soggetti dipendenti da cocaina non in trattamento. E’ da considerare quindi il preponderante effetto dell’impulsivita’ sulla dipendenza da cocaina rispetto ad altre variabili co-occorrenti come la dipendenza da nicotina o la depressione.

Crunelle C.L,  Marije Kaag A.. VanWingen G, et al  Reduced frontal brain volume in non-treatment-seeking cocaine-dependent individuals: exploring the role of impulsivity, depression, and smoking. Frontiers in human neuroscience, January 2014

http://www.droganews.it/news/2178/Impulsivita__e_danni_cerebrali%3A_uno_studio_olandes.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)