Dipendenza da cocaina: uno studio sul trattamento con memantina
Dipendenza da cocaina: uno studio sul trattamento con memantina
Nel panorama dei trattamenti della dipendenza da cocaina, la ricerca preclinica ha individuato l'inibizione della
neurotrasmissione glutamatergica NMDA come un possibile metodo benefico.
Partendo da questa scoperta, un gruppo di ricercatori del dipartimento di psichiatria della Columbia University di New York
ha condotto uno studio utilizzando la memantina, un antagonista poco potente e non competitivo del recettore dell'NMDA,
ipotizzandone l'efficacia nel trattamento della dipendenza da cocaina e nella prevenzione delle ricadute.
I 112 pazienti selezionati per il test sono stati sottoposti a una primo periodo di introduzione, caratterizzato da due
settimane di somministrazione del placebo, durante il quale i pazienti hanno ricevuto un voucher (col quale fare acquisti)
per indurli a prolungare l'astinenza. Quest'ultima è stata raggiunta dal 44% dei pazienti e si è rivelata un potente fattore
predittivo della successiva astinenza da cocaina durante la pserimentazione clinica. In seguito, i pazienti sono stato
randomizzati e suddivisi in due gruppi: 39 hanno ricevuto 20 mg di memantina due volte al giorno, ad altri 42 pazienti è
stato invece somministrato il placebo. Le somministrazioni sono durate 12 settimane e sono state effettuate in combinazione
con la terapia individuale di prevenzione dalle ricadute.
Dai risultati della ricerca non sono emerse significative differenze riguardo l'uso di cocaina tra il gruppo trattato con
memantina e quello trattato con il placebo. Lo studio ha permesso tuttavia di individuare due diversi gruppi di pazienti
dipendenti da cocaina: uno che raggiunge rapidamente una sostenuta astinenza dopo terapie comportamentali intensive e che non
richiede trattamenti farmacologici e un altro che manifesta invece un persistente uso di cocaina e che potrebbe beneficiare
di una terapia farmacologica che induca l'astinenza.