Dipendenza da oppioidi e cocaina: la Spagna sperimenta l�olanzapina
oppiodi cocaina dipendenza
Attualmente, le più diffuse forme di trattamento farmacologico della dipendenza da oppioidi sono la terapia sostitutiva e quella metadonica di mantenimento (MMT), la cui applicazione viene complicata dal fatto che, spesso, molti consumatori utilizzano più sostanze psicoattive contemporaneamente. Un esempio è costituito dal consumo di cocaina nei pazienti in MMT: un fenomeno largamente conosciuto che può essere influenzato da variabili come l'uso della sostanza prima dell'inizio del trattamento.
L'obiettivo di questo studio, realizzato da un gruppo di clinici esperti di psichiatria e trattamento delle dipendenze spagnoli, è quello di valutare l'uso dell'olanzapina come terapia per ridurre l'uso di cocaina durante la MMT. L'olanzapina è, un antipsicotico atipico, farmaco che, rispetto ad altri neurolettici, produce minori effetti collaterali. Lo studio clinico randomizzato, pubblicato sulla rivista dell'Europad, è stato effettuato su 60 soggetti consumatori di cocaina prima dell'inizio del trattamento, i quali sono stati assegnati a tre gruppi che comprendevano, rispettivamente, 21, 20 e 19 soggetti. Ad ogni gruppo è stata somministrata una diversa dose di olanzapina (0, 5, 10 mg/24 ore). Nel corso dei primi tre mesi dall'inizio del trattamento, il consumo di cocaina è stato valutato mediante un monitoraggio dell'urina utilizzando un metodo immunologico. La percentuale media di risultati positivi al controllo nei soggetti non in trattamento è stata del 21% mentre nei pazienti in trattamento con olanzapina, i risultati sono stati 8,8% per il gruppo trattato con dose da 5 mg e 9,5% per il gruppo trattato con dose da 10 mg.
I risultati del test hanno mostrato come, concludono i ricercatori, sia dunque accettabile l'ipotesi che l'uso dell'olanzapina possa essere utile nel ridurre il consumo di cocaina nei soggetti in trattamento con MMT che continuano a usare questa sostanza, ma che sono comunque necessari ulteriori studi per confermare l'esito della ricerca.
Fonte: Europad