338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Dipendenza da smartphone: un'app per smettere?

cufrad news alcologia alcol alcolismo dipendenza da smartphone: un'app per smettere?

Dipendenza da smartphone: quanto lo usiamo e le app per smettere
Ogni possessore di smartphone esegue in media 110 sblocchi della schermata iniziale del proprio cellulare: il che significa che gli dedichiamo molto, forse troppo tempo. A renderlo noto la rivista Locket che ha condotto una ricerca sulla dipendenza da smartphone, verificando che si fa un accesso al proprio cellulare ogni 13 minuti.

 

Scoprite se siete dipendenti dal vostro telefonino, studiando questi segnali.


In prima battuta verificate di riuscire a passare almeno 5 minuti senza controllare la casella email o il profilo di Facebook. Poi assicuratevi di non effettuare controlli per messaggi/aggiornamenti/email nel cuore della notte. Continuare a premere il pulsante "aggiorna" della vostra casella email nella speranza di ricevere un messaggio, non è un buon segno, così come la scelta di usare WhatsApp per dialogare con uno dei vostri commensali.


Se avete riscontrato tutti questi segnali, potreste essere affetti da "nomofobia", abbreviativo di "no-mobile-phone phobia", la sindrome da dipendenza da smartphone. Le prime apparizioni risalgono al 2008 e definisce un fenomeno dilagante soprattutto nei giovani utenti. I sintomi includono attacchi di panico o disperazione quando non si usa lo smartphone per lunghi periodi, e non si riesce al tempo stesso a concentrarsi sulle conversazioni o sul lavoro. Il fenomeno interesserebbe 176 milioni di persone nel mondo, e la cifra sarebbe in progressivo aumento.


Tuttavia guarire è possibile, grazie proprio al telefono intelligente. Esistono infatti due app capaci di monitorare i nostri comportamenti e stabilire se abbiamo una dipendenza da smartphone: si chiamano Moment e BreakFree.


Quanti si appellano alla scusa del lavoro pe giustificare lo strano fenomeno per cui girano con il cellulare perennemente in mano? Kevin Holesh, l'inventore dell'app per iOS Moment, è uno di questi. L'applicazione, una volta installata lavora in modo invisibile, tenendo traccia dei nostri comportamenti (se si controlla troppo la posta o se accediamo a Facebook). In base a questi dati, l'app ci invia messaggi come "Sei a metà del tuo limite giornaliero e sono solo le 11 di mattina".


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://it.notizie.yahoo.com/dipendenza-da-smartphone-le-app-per-curarla-141140599.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)