Dipendenza dal web: una nuova patologia psichiatrica
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Fra community, chat, negozi on-line e social network, la rete ha ormai conquistato tutti, giovani e adulti, che on-line passano l'intera giornata e preferiscono relazionarsi con il resto del mondo da dietro il monitor di un Pc. E' così che sono nate, si sono diffuse e sono ormai riconosciute dalla medicina psichiatrica e dalla psicologia, una serie di patologie, tutt'altro che virtuali ma strettamente connesse al mondo digitale, che sopraggiungono quando quest'ultimo prende il sopravvento sulla vita reale. Si chiamano "Internet Addiction Disorder" i disturbi della personalità legati ad un utilizzo patologico di internet, che crea vere e proprie dipendenze con sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani e alcolisti.
Così ha spiegato all'Ansa Federico Tonioni, specialista in psichiatria, che collabora all'iniziativa."Su Facebook, almeno due iscritti su 10 ne sono dipendenti mentre, secondo i dati di uno studio dell' università di Perugia, su 10 persone 4 possono sviluppare abusi o dipendenza da internet, la maggior parte delle volte inconsapevolmente".Dati allarmanti, che hanno spinto gli esperti a considerare l'opportunità di aprire in Italia il primo centro specifico per la cura di questa nuova malattia, ancora difficile da riconoscere e diagnosticare. E il policlinico Gemelli di Roma, è stata scelta come struttura più adatta per il nuovo servizio ambulatoriale, che si inquadra all'interno di un considalato servizio di Day Hospital psichiatrico dove vengono da tempo curate le dipendenze classiche, da droghe alcool e gioco d'azzardo.
Un servizio importante, che dimostra come il mondo la medicina è sempre attento e sa stare al passo con l'innovazione tecnologica e i suoi effetti, non sempre positivi, sulla società.