Dipendenza: i recettori della serotonina protagonisti della ricerca per nuovi trattamenti
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Dipendenza: i recettori della serotonina protagonisti della ricerca per nuovi trattamenti
fonte: Brain Research
E' noto che le sostanze stupefacenti impattano l'attività neuronale della dopamina nelle aree cerebrali della ricompensa. Data la specifica localizzazione e la relazione con la dopamina o altri sistemi eurotrasmettitori, i recettori centrali della serotonina possono essere considerati come mediatori degli effetti indotti dall'esposizione alle sostanze stupefacenti. In linea con questa abilità, è stato mostrato che il recettore centrale della serotonina, in particolare il sottotipo 5-HT2C, modula gli effetti neurochimici e comportamentali delle droghe, come la cocaina, ed è considerato un potenziale target per l'individuazione di sempre migliori trattamenti per l'abuso e la dipendenza da sostanze stupefacenti.
Una revisione della letteratura scientifica, realizzata da un team di ricerca europeo, ha effettuato una panoramica riguardante i recettori della serotonina e la loro relazione con la dipendenza dalle sostanze stupefacenti. Gli autori dello studio hanno focalizzato l'attenzione sull'impatto di questo specifico sottotipo di recettori sugli effetti di diverse droghe ed hanno anche discusso il meccanismo neurochimico dell'interazione tra i recettori, con un focus sul sistema dopaminergico mesocorticolimbico, e l'abuso di droghe. I ricercatori sottolineano come l'impulsività, la compulsività, l'ansia, la depressione e/o l'aggressività possono essere fattori determinanti e/o conseguenze dell'uso e della dipendenza da droghe. I meccanismi dipendenti dai recettori della serotonina possono effettivamente regolare l'intossicazione da droghe o l'astinenza.
Alla ricerca di approcci farmacoterapeutici sempre nuovi per il trattamento della dipendenza da droghe, ai recettori della sertonina è stato attribuito un ruolo particolare, anche grazie alle loro abilità di mediatori degli effetti indotti dall'esposizione alle sostanze stupefacenti. Tuttavia, concludono gli autori dello studio, ci sono importanti questioni da prendere in considerazione in futuro, nell'ambito di questa ricerca: il grado in cui le azioni dei legandi dei recettori della serotonina influiscono sugli aspetti motivazionali e comportamentali provocati dalle droghe, infine, il contributo di altri recettori cerebrali.
Malgorzata F., Spampinato U., McCreary A.C., Przegalinski E., Pharmacological and genetic interventions in serotonin (5-HT)2C receptors to alter drug abuse and dependence processes, Brain Research, Vol. 1476, 2012, pp.132-153
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)