Dipendenza, il trattamento neonatale con quinpirole nuoce alla salute
cufrad news alcologia dipendenza trattamento neonatale quinpirole
Dipendenza, il trattamento neonatale con quinpirole nuoce alla salute
fonte: Behavioural Pharmacology
Una serie di studi ha dimostrato che il trattamento neonatale con quinpirole (un agonista dei recettori dopaminergici D2/D3) nei ratti si
traduce in una risposta comportamentale alla nicotina in adolescenza e all'amfetamina in età adulta.
Un team di studiosi delle università statunitensi Quillen College of Medicine e della East Tennessee State University ha realizzato una
ricerca con l'obiettivo di analizzare la sensibilizzazione motoria all'amfetamina e di valutare il tempo trascorso in un contesto associato a
questa sostanza. L'ipotesi alla base dello studio è che l'aumento nella sensibilità al recettore della dopamina D2, prodotta dal trattamento
neonatale con quinpirole, potrebbe tradursi in un incremento della sensibilizzazione locomotoria all'amfetamina e nella risposta
all'esposizione a un contesto associato alla sostanza. Effetto che sarebbe più consistente nelle femmine che nei maschi. Per lo studio sono
stati testati 51 ratti per la sensibilizzazione motoria e 52 per il contesto associato all'amfetamina. Tutti gli esemplari, sia maschi che
femmine, sono stati trattati con quinpirole o soluzione salina dal primo all'undicesimo giorno dopo la nascita e tenuti sotto osservazione
fino al periodo dell'adolescenza. I risultati della ricerca hanno confermato la maggior sensibilizzazione motoria all'amfetamina degli
esemplari di sesso femminile trattati con quinpirole, sia rispetto a quelli dello stesso genere trattati con soluzione salina che rispetto ai
maschi. Quanto all'esposizione a un contesto associato all'amfetamina, i tempi sono risultati più lunghi per gli esemplari trattati con
quinpirole.
Amphetamine locomotor sensitization and conditioned place preference in adolescent male and female rats neonatally treated with quinpirole,
R.W. Brown, M.K. Perna, D.M. Noel, J.D. Whittermore, J. Lehmann, M.L. Smith, Behavioural Pharmacology, volume 22 - issue 4 - august 2011, pp.
374-378
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)