Dipendenze, il 2021 segno di un cambiamento negli stili di vita
Dipendenze, il 2021 segno di un cambiamento negli stili di vita
di Patrizia Balbinot e Gianni Testino*Fra qualche ora inizierà il nuovo anno. I comportamenti però sono sempre gli stessi anche quando tutto dovrebbe far cambiare idea. Ma noi adulti vogliamo veramente partecipare al cambiamento? Da quello che ci è capitato in questi giorni sembrerebbe di no!
Il padre di un nostro giovane paziente dipendente da sostanze e alcol, si avvicina a noi e ci offre “una bottiglia di quelle buone , quelle che fanno bene allo spirito”! Ma allora di cosa stiamo parlando? Da un lato si chiede aiuto per allontanare il figlio dall’alcol, ma dall’altro lo si regala per “fare relazione”!
Ciò non accade solo per alcol e droghe, ma per molti altri prodotti e comportamenti.
Il Covid-19 è arrivato come uno tzunami, ci ha costretti alla solitudine e a confrontarci con il nostro “sé” materiale sempre infuocato da falsi miti e ipocrisie.
Per alcune categorie di pazienti l’incontro con l’infezione è stata determinante e ha messo in risalto la capacità dell’alcol di minare profondamente la salute delle persone anche perché la sua subdola attività “psico-attiva” ha il vantaggio di ridurre per molto tempo la percezione che ci possa essere un pericolo. Anzi, allontana il pensiero di ogni pericolo! E allontana anche le persone che glielo ricordano!
Siamo costretti a fare una stima e un bilancio di un anno molto sofferto dal punto di vista della salute di tutti i cittadini, ma soprattutto dei nostri pazienti e dei loro familiari.
Purtroppo il Covid-19 si è inserito in soggetti particolarmente fragili e vulnerabili e...alcuni se li è portati via…
Qualcuno di loro non ce l’ha fatta! In questi giorni abbiamo perso Maria, deceduta per cirrosi epatica ad alto rischio; abbiamo perso Marcello, ricoverato d’urgenza per lo stesso motivo; abbiamo salutato Lino che ha contratto il Covid19 e non ce l’ha fatta.... Pazienti ai quali volevamo bene e con i quali abbiamo condiviso emozioni, problematiche, sofferenze e speranza, quella speranza che fino all’ultimo non ci ha mai abbandonato!!
La speranza di farla finita con l’alcol! Ma quanto è difficile!
Ci rimane un senso di vuoto e di fallimento per non essere riusciti ad evitare l’accaduto...
Era destino? Era inevitabile? O forse se avessero smesso di bere ce l’avrebbero fatta? Cosa potevamo fare di più? Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo fare? Perché non hanno voluto dare “più valore alla vita”?
Se noi operatori sanitari viviamo il tutto come un fallimento, i familiari non si danno pace. Per le famiglie in sofferenza da anni per i problemi alcol-correlati e complessi, è sempre stato “il tempo dell’attesa”
Un tempo che poteva finire, che poteva avere un termine se solo i loro cari avessero smesso di bere…
Le famiglie non hanno mai smesso di sperare e di attendere; non c’è mai stato un limite di tempo oltre il quale hanno gettato la spugna...non si sono mai arrese. Non ci si arrende mai!!
Non si riesce ad accettare che il riduzionismo sanitario non può bastare se non ci si prende cura anche dell’anima!
In una recente intervista Tiziano Ferro ha affermato:
"Ho iniziato a bere con il primo tour. Pensavo fosse normale per me che ero un timido e complessato. L’alcol è socialmente accettato, per questo è una dipendenza che si mimetizza. Credevo di controllarlo. Fu il mio ex compagno che si accorse della mia dipendenza e dopo tre anni di convivenza mi disse ‘Me ne vado perché hai un problema’. Lì mi sono reso conto che non riuscivo a smettere. Ero terrorizzato, a 34 anni avevo il fegato al limite della cirrosi epatica. Non tocchi mai il baratro, puoi sempre scendere. Andavo in analisi per parlare del coming out, ma non menzionavo il problema con l’alcol. Per colpa dell’intossicazione da alcol, ho fatto anche grandi errori nel lavoro. Mi sono salvato con gli Alcolisti Anonimi".
Ecco la verità: con Alcolisti Anonimi o con i Club degli Alcolisti in Trattamento! Semplice, non costoso, mah...sembra quasi assurdo! Difficile da comprendere, eppure...é la verità.
Un nuovo anno sta per entrare e per noi tutti, ma soprattutto per queste famiglie inizierà un tempo di “crescita spirituale” che permetterà di comprendere il senso della vita, la connessione con l’altro e la vita stessa, ed accettarla così com’è, con le sue gioie ed i suoi dolori; i suoi alti ed i suoi bassi; le sue sofferenze e le sue rinascite…
Per il nuovo anno ci auguriamo ed auguriamo a tutti un “cambiamento di stile di vita. Diamoci delle priorità e doniamo quell’ “AMORE INCONDIZIONATO”, che significa amare senza aspettative, competizioni, paure, conflitti, gelosie, giudizi e pregiudizi...Forse, come qualcuno mi ha detto “la spiritualità non serve a niente”. Certo, con la spiritualità non si mangia, ma senza si muore! E comunque non è nè serva né schiava di nessuno..non produce nulla che non sia solidarietà, amicizia, amore e …pace!
(...omissis...)
*SC Dipendenze ed Epatologia/ Centro Alcologico Regionale ASL3 Liguria
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/12/31/news/dipendenze_il_2021_segni_un_cambiamenti_negli_stili_di_vita-280434809/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)