Dipendenze: non solo alcol e droga, attenzione alle tecnodipendenze
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DIPENDENZE: NON SOLO ALCOL E DROGA, OCCHIO A TECNOLOGIE
«Oltre all'alcol e alla droga, il rischio per i nostri giovani oggi è rappresentato anche dalle dipendenze tecnologiche: l'uso non adeguato
dei social network e dei giochi on line, specialmente quelli d'azzardo, è una forma forse più sottile di dipendenza, ma non per questo meno
problematica e difficile da sradicare. Occorre un'opera forte di prevenzione e con l'Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze siamo
impegnati per realizzarla nella nostra città». È quanto dichiarato il 23 febbraio l'assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani di
Roma Capitale, Gianluigi De Palo, a margine dell'evento ‘Pari e impàri', parte del progetto ‘Prevenzione giovani e Peer education' promosso
da Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze e Ceis, al quale hanno partecipato oltre 3400 studenti di 15 istituti scolastici della
Capitale. Nella sede Ceis di Via Appia Nuova stamane c'erano oltre 100 studenti degli istituti coinvolti. Il progetto ha l'obiettivo di
sviluppare e potenziare azioni di informazione e di prevenzione dall'uso di stupefacenti, alcol, tabagismo, malattie sessualmente
trasmissibili e dipendenze tecnologiche nella fascia di età 12-24 anni, attraverso il sistema dell'educazione ‘tra pari': ragazzi delle
scuole medie e superiori che sono stati formati trasmettono, a loro volta, valori e notizie utili ai loro compagni di classe. «Ogni giovane,
come ciascuno di noi, ha voglia di fare della propria vita un'opera d'arte. Lavorare con gli adolescenti, perciò, è importante per far capire
loro che tutte le dipendenze, non solo quelle legate all'uso di sostanze stupefacenti o all'alcol, non danno l'opportunità di vivere
pienamente la propria vita. Per questo, insieme con l'Act e grazie al contributo del Ceis - sottolinea De Palo - stiamo portando avanti un
progetto che renda i ‘pari', cioè i coetanei di ragazzi con problemi, testimoni con loro e per loro: un metodo utile ed efficace». «Le
dipendenze vanno affrontate innanzitutto attraverso la prevenzione. Questo vale per quelle tecnologiche, ma anche per le altre. Secondo i
dati del Ceis pubblicati oggi, infatti, tre adolescenti su quattro fanno uso di droghe cosiddette ‘leggere', l'85% dei ragazzi fa uso di
alcolici e superalcolici e il 45% di loro ne assume più volte a settimana. Ma, dobbiamo dirlo,senza se e senza ma, le droghe, tutte, fanno
sempre e comunque male, perché non permettono di vivere la bellezza che ognuno di noi ha dentro sé. Per questo sono importanti progetti che responsabilizzano i giovani a una corretta informazione ed educazione sui temi delle dipendenze - conclude De Palo - mettendoli in condizione di creare poi una sorta di effetto ‘moltiplicatore' virtuoso con i loro pari. I giovani, infatti, rappresentano non solo il futuro, ma anche il presente della nostra città».
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)