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Dipendenze Svizzera: i ragazzi tuttora più esposti delle ragazze

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Dipendenze Svizzera Comportamenti a rischio: i ragazzi tuttora più esposti delle ragazze

Le conclusioni cui è giunto lo studio internazionale HBSC sugli scolari, pubblicato dall'OMS, non lasciano adito a dubbi: le differenze tra maschi e femmine a livello di salute e di comportamenti a rischio persistono, malgrado l'evoluzione della società in materia di parità tra i sessi. È quanto emerge anche dai risultati dell'inchiesta nel nostro paese, che è stata condotta da Dipendenze Svizzera. Quali sono le implicazioni per la prevenzione?

Sembrava che le barriere di genere stessero ormai cadendo e che i comportamenti delle ragazze si stessero sempre più allineando a quelli dei maschi. A sentire i media, l'ubriachezza declinata al femminile non era più un tabù e dai dati relativi alla Svizzera sembrava emergere che le curve relative al consumo di alcol e canapa di ragazze e ragazze erano destinate a sovrapporsi ben presto.

Le cifre più recenti, però, contraddicono queste concezioni: invece di diminuire, le differenze di comportamento tra maschi e femmine restano ben definite, sia a livello internazionale che svizzero.

L'inchiesta internazionale HBSC Secondo il rapporto internazionale HBSC dell'OMS, pubblicato in maggio, i ragazzi dei 39 paesi coinvolti nell'inchiesta presentano comportamenti diversi a livello di salute rispetto alle loro coetanee.

Le ragazze sono infatti più propense ad adottare comportamenti che favoriscono la salute, come mangiare frutta, lavarsi i denti, consumare con moderazione bevande gassate e zuccherate. I ragazzi, invece, adottano più spesso dei comportamenti a rischio: quasi sistematicamente fumano più delle ragazze e consumano più spesso alcol e canapa.

Sviluppi recenti in Svizzera Nel nostro paese, questa differenza emerge chiaramente dalle cifre rilevate dall'inchiesta HBSC, condotta nel 2010 da Dipendenze Svizzera. I recenti sviluppi in materia di consumo di sostanze mostrano addirittura un aumento delle differenze tra maschi e femmine.

Alcool: nel 2006, il 16% delle quindicenni ne beveva almeno una volta alla settimana, mentre tra i maschi la quota era del 27% (11 punti percentuali di differenza). Nel 2010, la percentuale tra le ragazze è scesa al 13% e quella dei ragazzi al 26%, il che corrisponde ad uno scarto di genere più marcato (13 punti). Canapa: nel 2006, il 28% delle quindicenni e il 36% dei loro coetanei avevano già fatto uso di canapa (8 punti percentuali di differenza). Nel 2010, la quota tra i ragazzi è del 35%, mentre tra le ragazze del 24% (11 punti). Tabacco: da quando si è condotta la prima indagine HBSC nel 1986, per la prima volta si è riscontrata una differenza tra i quindicenni e le quindicenni (4 punti percentuali) a livello di consumo di tabacco almeno una volta alla settimana.

Prevenzione: è necessario un approccio specifico secondo il genere Come dimostrano diversi studi scientifici, dietro a queste cifre relative al consumo si celano realtà, preoccupazioni e motivazioni di varia natura.

Dagli studi emerge che le ragazze, rispetto ai loro coetanei, di solito sono più controllate dai genitori. I loro comportamenti a livello di consumo sono piuttosto legati al bisogno di affrontare delle difficoltà (i cosiddetti «coping motives») e vengono maggiormente interiorizzati; inoltre le ragazze disturbano più raramente l'ordine pubblico, il che le rende meno visibili ai fini preventivi. I maschi sono invece più focalizzati sulle prestazioni e il riconoscimento altrui. Si dimostrano quindi più sensibili alla pressione del gruppo e il fatto di rafforzare la loro capacità di gestire questa pressione, di dire di no e di avere fiducia in se stessi risulta essere un cardine fondamentale della prevenzione.

Di conseguenza, tenere conto delle differenze tra maschi e femmine potrebbe aumentare l'efficacia degli sforzi preventivi. Il comportamento del singolo va visto nel contesto socioculturale dove il giovane cresce (per esempio la definizione sociale di «vero giovanotto» o «vera ragazza»), in modo da creare le condizioni necessarie per un cambiamento del comportamento di consumo.

La prevenzione incentrata sul genere consiste quindi nell'elaborare misure specifiche, che permettano di rispondere ai bisogni di ogni ragazza e di ogni ragazzo. La possibilità per le femmine di esprimersi all'interno di un gruppo di sole ragazze e per i maschi in uno di soli ragazzi durante le sedute di prevenzione è una delle tappe principali per tenere conto di queste differenze, visto che all'interno di un gruppo monogenere ognuno si sente più libero di esprimersi.

Allo stato attuale delle conoscenze, integrare le differenze di genere e le loro radici socioculturali rappresenta una necessità che i professionisti della prevenzione non possono ignorare.

Occorre una prevenzione specifica di genere perché i comportamenti di maschi e femmine a livello di salute sono diversi I ragazzi e le ragazze non presentano gli stessi comportamenti in materia di consumo. Le cifre di per sé sono significative, ma i professionisti della prevenzione dovrebbero concentrare la loro attenzione sulle motivazioni e sui bisogni degli uni e delle altre.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)