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Disturbi alimentari: quando la bilancia diventa un nemico

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Disturbi alimentari: quando la bilancia diventa un nemico

 Il cibo purtroppo può diventare anche patologia (bulimia e anoressia). I fattori che concorrono alla genesi dei disturbi del comportamento alimentare sono parecchi. La comunità scientifica è concorde nell’affermare che non esiste una causa unica, ma una concomitanza di fattori che possono variamente e diversamente interagire tra loro nel favorirne la comparsa.

Tra le cause quella ambientale-culturale non è indifferente.
Se ci soffermiamo ad osservare il modello che noi stiamo proponendo rispetto al cibo ai nostri ragazzi, ci rendiamo subito conto che è perlomeno bivalente, da una parte proponiamo l’elogio del cibo, dall’altra lo demonizziamo.
Con elogio del cibo intendiamo quel fenomeno cui assistiamo negli ultimi decenni per cui è rappresentato dovunque. Nel nostro panorama ha assunto un valore che va al di là della nutrizione, forse per riempire vuoti di informazione e di approfondimento. La televisione è piena di ricette, alimenti, consigli di cottura, consigli di acquisto.
Il cibo è per noi cultura, è economia e finanza. Lo esportiamo con grande successo nel mondo. E’ anche spettacolo: infatti lo utilizziamo nelle trasmissioni radiotelevisive e migliaia di pubblicazioni vengono redatte sul cibo. Nelle nostre case si trovano spesso quantitativi di cibo di gran lunga superiori alle reali necessità. Questa eccessiva disponibilità del cibo, non supportata da una corretta educazione alimentare, può essere un viatico per sovrappeso ed obesità.
Con demonizzazione del cibo intendiamo invece il modello di bellezza che viene proposta dai media. L’importanza dell’immagine del corpo viene esaltata. Il concetto che per mezzo della “bellezza” sia possibile ottenere successo prima che per mezzo della competenza, è ormai quasi una convinzione comune. Sempre più bambini ed adolescenti sono preoccupati per il loro aspetto fisico, ricercano i loro modelli di riferimento estetico nei personaggi visti in televisione e, adottando comportamenti alimentari sbagliati e insalubri, rischiano di “cadere” nella trappola di un disturbo alimentare.
Nei Paesi occidentali il fenomeno dei Disturbi del Comportamento Alimentare sta assumendo proporzioni preoccupanti: mangiare troppo o mangiare poco sono le due facce di questa medaglia, due aspetti dell’ossessione verso il cibo.
Le adolescenti sono le vittime predestinate di questo fenomeno, sebbene negli ultimi anni si registri un aumento di presenza maschile e un aumento dell’età fra le persone colpite da questi disturbi.
E’ chiaro che tali disturbi non hanno solo cause socio culturali, ma altrettanto indubbiamente è importante che questi fronti siano informati sul problema e che da questi fronti parta un’ importante campagna di prevenzione. Perché la società e la cultura non sono l’unica causa, ma sono fortemente coinvolti.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)