Disturbi respiratori nel sonno e consumo di alcolici
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I disturbi respiratori nel sonno rappresentano un insieme di condizioni patologiche accomunate da una serie di anomalie di cui si soffre mentre si sta dormendo. Possono presentarsi come entità isolate, o coesistere con altre condizioni morbose interessanti l'apparato respiratorio, il sistema nervoso, l'apparato cardiocircolatorio e il sistema endocrino. Tali disturbi comprendono anche gli effetti sul sonno di patologie respiratorie croniche (asma, Bpco, malattie neuromuscolari e deformità della gabbia toracica). Russare è una malattiaÈ importante sottolineare come il più comune disturbo durante sonno, il russamento, non può essere considerato solo un fastidioso rumore emesso durante la respirazione, ma rappresenta una condizione patologica. Esso è generato dalle vibrazioni del palato molle al passaggio di aria durante l'inspirazione, a causa di una maggior resistenza dovuta ad un restringimento delle vie aeree superiori che si verifica durante il sonno, in particolare quello lento profondo o nella fase in cui ci si sta addormentando.Per il sommarsi di vari fattori quali età, aumento di peso, uso cronico di fumo e alcolici, patologie che provocano ostruzione a livello nasale o oro-faringeo, l'ostruzione solo parziale delle vie aeree responsabile del russamento diviene completa e porta alla comparsa di apnee nel sonno, con relativa caduta dell'ossigeno nel sangue.L'apnea del sonno è un arresto della respirazione che può ripetersi in un numero variabile di volte durante la notte; l'espressione "sindrome da apnea del sonno" indica l'insieme dei sintomi e le conseguenze sulla salute causati da questi arresti respiratori. Chi ne è affetto presenta durante il sonno una riduzione più o meno marcata del tono muscolare del tratto oro-faringeo che, associata ad un aumento di volume del palato molle determinato dall'accumulo di grasso in soggetti sovrappeso od obesi e favorita dalla posizione supina, comporta un restringimento del diametro delle alte vie respiratorie fino alla chiusura completa. Si determinano, quindi, temporanee pause respiratorie della durata variabile da qualche secondo a più di un minuto, che comportano carenza di ossigeno nel sangue, e quindi in tutti gli organi, ma soprattutto in quelli che ne hanno maggiormente bisogno come cuore, reni e cervello.Ad ogni apnea segue un breve risveglio, di cui il paziente raramente si rende conto; queste fasi apnea-risveglio-addormentamento-apnea possono ripetersi fino a centinaia di volte nel corso della notte, innescando meccanismi riflessi di danno diretto dell'apparato cardiocircolatorio. Il russamento è la manifestazione del ciclico, parziale collasso inspiratorio delle pareti molli del faringe: di fatto questo disturbo rappresenta il primo stadio della sindrome delle apnee del sonno e la precede spesso di molti anni. Non esiste una chiara distinzione tra il semplice russare e le forme più gravi di apnee: ci sono forti russatori con sporadiche apnee ostruttive e soggetti che pur avendo un russamento meno intenso o discontinuo presentano un elevato numero di apnee. Si stima che questa patologia interessi circa il 4% degli uomini e il 2% delle donne in età compresa fra i 30 e i 60 anni. I soggetti maggiormente a rischio sono gli obesi, i forti fumatori o coloro che assumono elevate quantità di alcolici, soprattutto la sera, coloro che assumono sonniferi.Il sintomo più comune e quello che in genere induce il paziente a consultare il medico è il russamento abituale ed intenso, tale da recare disturbo al partner di letto o a volte anche a chi dorme in altre stanze, e caratteristicamente irregolare in quanto interrotto dalle pause respiratorie.