Disturbo del controllo degli impulsi nei soggetti parkinsoniani
Disturbo del controllo degli impulsi
Gioco d'azzardo patologico, shopping compulsivo, dipendenza da internet, ipersessualità, bulimia: sono questi i comportamenti aberranti che si riscontrano nei soggetti parkinsoniani con una prevalenza significativamente più alta rispetto alla popolazione generale.
Questo perché, in questi pazienti, il disturbo del controllo degli impulsi è collegato sia alle cause della malattia stessa che al tipo di trattamento farmacologico utilizzato. A chiarire le caratteristiche psicologiche e cognitive del disturbo, un lavoro sperimentale realizzato presso il Laboratorio di Neuropsichiatria della Fondazione Santa Lucia di Roma contribuisce . L'incapacità di resistere a un impulso, a un desiderio impellente o alla tentazione di compiere un atto che, se pur potenzialmente piacevole, può recare danno a se stessi o ad altri - spiega la Fondazione Santa Lucia - è definito "disturbo del controllo degli impulsi". Il negativo impatto del disturbo del controllo degli impulsi sulle attività personali, sociali ed economiche del paziente e, di conseguenza, le sfavorevoli ricadute sulla qualità di vita del paziente stesso e della sua famiglia, rendono indispensabile l'identificazione precoce dei soggetti a rischio di questa complicanza neuropsichiatrica della malattia allo scopo di intervenire preventivamente ed adeguatamente.
Sono insieme le premesse e l'obiettivo primario dello studio, appena pubblicato sulla rivista European Neuropsychopharmacology, organo ufficiale dell'European College of Neuropsychopharmacology, condotto su 155 pazienti con malattia di Parkinson da un team di ricercatori del Laboratorio di Neuropsichiatria dell'Irccs Fondazione Santa Lucia in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze, Salute Mentale e Organi di Senso, della "Sapienza" Università di Roma: fondamentale chiarire il profilo neuropsichiatrico di pazienti parkinsoniani con disturbo del controllo degli impulsi e indagare le relazioni tra i comportamenti anomali e le specifiche funzioni cognitive.
Dal lavoro dei ricercatori emerge chiaramente che i soggetti con gioco d'azzardo patologico sono più giovani e con più precoce età di esordio della malattia di Parkinson. Inoltre, tutto il gruppo di soggetti con disturbo del controllo degli impulsi assume più alte dosi di terapia antiparkinsoniana.
Dal punto di vista neuropsichiatrico, tali pazienti presentano più sintomi di distacco dalla realtà (chiamati con termine tecnico sintomi psicotici), mentre solo quelli affetti da gioco patologico mostrano una più grave depressione ed ansia. Infine, ma non meno degna di interesse, è la scoperta di un buon funzionamento cognitivo nei pazienti con disturbo del controllo degli impulsi. Così i soggetti impulsivi con malattia di Parkinson sono in grave pericolo perché, da una parte, manifestano sintomi psichiatrici rilevanti e, dall'altra, sono giovani e non sono compromessi sul piano delle funzioni mentali superiori, mantenendo inalterata la possibilità di agire i propri impulsi patologici quali il gioco d'azzardo.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare su "Mission" 41/2014 al seguente link:
http://www.nordestsanita.it/home/sanita/3851-disturbo-del-controllo-degli-impulsi.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)