Documentazione degli effetti dell'uso di alcol sul cervello in adolescenza
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Documentazione degli effetti dell'uso di alcol sul cervello in adolescenza
Diana Candio, Elisa Bellamoli, Franco Alessandrini, Giada Zoccatelli, Giovanni Serpelloni
L'adolescenza è una tappa dello sviluppo umano caratterizzata da cambiamenti dinamici del cervello che si verificano nel contesto di importanti transizioni fisiologiche, psicologiche e sociali. La crescita della corteccia prefrontale, delle strutture del sistema limbico e delle fibre di associazione della materia bianca, durante questo periodo, sono collegate allo sviluppo di sofisticate funzioni cognitive ed emotive utili per destreggiarsi in un ambiente psicosociale complesso. Nonostante questi progressi, l'adolescenza si caratterizza anche per un aumento dei comportamenti a rischio e una maggiore vulnerabilità psicopatologica (Spear L., 2010).
La propensione degli adolescenti verso comportamenti e decisioni a rischio sarebbe correlata a caratteristiche neurali uniche, che aumenterebbero la loro sensibilità verso stimoli gratificanti. Ad oggi, sussistono due ipotesi accreditate che spiegherebbero tali meccanismi
e che fanno riferimento a diverse funzioni nel corpo striato. La prima postula che l'ipoattivazione del sistema striatale porti l'adolescente alla ricerca di gratificazioni come risposta di compensazione. L'altra suggerisce, invece, che l'iperattività del corpo striato spinga ad una maggiore ricerca di gratificazioni (Bava S. et al., 2010). I più recenti studi di risonanza magnetica funzionale sosterrebbero quest'ultima ipotesi dimostrando che, in previsione di una ricompensa e nel momento in cui si riceve tale ricompensa, si osserva negli adolescenti una maggiore attivazione dello striato ventrale rispetto agli adulti e ai bambini (Galvan A. 2010, Geier C et al., 2010, Van Leijenhorst L. et al., 2010).
La propensione per l'assunzione di rischi e la ricerca di sensazioni gratificanti in adolescenza è associata ad un rischio di uso di sostanze e a potenziali problemi di salute a lungo termine (Nixon K. et al., 2010). L'alcol è la sostanza psicoattiva più utilizzata dagli adolescenti e i tassi di utilizzo aumentano drasticamente durante l'adolescenza, un momento critico per lo sviluppo di disturbi alcol correlati (Johnston L. et al., 2012). In particolare, tra gli adolescenti è molto diffusa la pratica del binge drinking, ossia l'assunzione di grandi quantità di alcol (5 o più unità alcoliche) in un breve periodo di tempo (circa 2 ore), con lo scopo di raggiungere l'ebrezza alcolica (NIAAA 2004).
In primo luogo, infatti, gli adolescenti sono più sensibili agli effetti piacevoli derivanti dall'alcol, che agiscono rinforzando i comportamenti di assunzione eccessiva (Spear L. et al. 2005). Tuttavia, il cervello degli adolescenti è più sensibile rispetto agli adulti agli effetti neurodegenerativi dell'alcol, che riducono la capacità di controllo del comportamento e portano alla dipendenza (White A. et al., 2004). La differente risposta all'alcol di un adolescente rispetto ad un adulto ha componenti farmacodinamiche e farmacocinetiche che modificano l'assorbimento e il metabolismo dell'etanolo in base all'età e al genere (Walker B. et al., 2009). Gli studi di neuroimmagine hanno permesso di approfondire le conoscenze sul neurosviluppo dell'adolescente e di individuare i deficit a carico del sistema cerebrale
causati dall'uso di sostanze. Di seguito vengono presentati alcuni tra i più recenti studi condotti sugli adolescenti utilizzatori di alcol e sugli effetti del binge drinking in adolescenza.
Sono stati inoltre proposti alcuni studi che utilizzano i potenziali evento-correlati per valutare i processi nervosi sensoriali, motori e cognitivi correlati all'uso di alcol durante l'adolescenza.
Tratto da: "NEUROSCIENZE DELLE DIPENDENZE: IL NEUROIMAGING"
Il testo completo dell'articolo: http://iport.dronet.org/com/filedownloadlink/allegatoA.php?key=707&lingua=1
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)