Dolegna del Collio (GO): prevenzione contro proibizionismo
Dolegna del Collio (GO): prevenzione contro proibizionismo
L'iniziativa del Comune di Dolegna del Collio a favore della cultura enoica, per la prevenzione dell'abuso di alcol e contro
il nuovo proibizionismo sta facendo proseliti e sta varcando i confini dell'Isontino. Il capogruppo del Pdl-Terra cormonese
Massimo Falato ha già annunciato che nel prossimo consiglio comunale sarà inserita la discussione della delibera all'ordine
del giorno mentre in tre comuni della provincia di Udine è già stata fatta propria. A Corno di Rosazzo è passata
all'unanimità, a Torreano è stata approvata dalle assise civiche e a Faedis, sabato 12 giugno, è stato annunciato il primo
confronto fra gli artefici della delibera (l'agronomo Claudio Fabbro e il sindaco di Dolegna del Collio Diego Bernardis) e
l'assessore regionale all'agricoltura Claudio Violino, al quale saranno affidate le conclusioni della Tavola rotonda "Guida a
un bere consapevole" (in programma nella sala parrocchiale di Faedis a partire dalle 17.30). Come si ricorderà la coraggiosa
iniziativa del comune di Dolegna del Collio - condivisa da molti - è la prima a livello nazionale e ha preso il via dalle
numerose segnalazioni dei produttori e dei ristoratori, che lamentavano un calo di clientela e di acquisto di bottiglie di
vino dovuto al timore dei controlli del tasso alcolemico da parte delle forze dell'ordine. Un fenomeno in realtà che è
diffuso in tutta la Provincia di Gorizia. Si beve meno vino e si consumano preferibilmente i vini con meno gradazione
alcolica oppure ci si dedica al consumo casalingo. In uno stato di crisi dell'economia come quello attuale, e in una
provincia vocata alla vitivinicoltura, si rischia un effetto boomerang. Stop, dunque, alla demonizzazione dell'alimento vino,
che fa parte della cultura del Friuli Venezia Giulia La delibera a favore della cultura enoica concentra la sua attenzione
sulla prevenzione degli abusi di sostanze stupefacenti e superalcolici e propone al presidente della giunta regionale Renzo
Tondo di reperire i fondi per organizzare corsi e seminari rivolti soprattutto ai giovani per limitare proprio tali abusi. Si
chiede inoltre al governo di intraprendere controlli assidui a scopo preventivo, almeno in fascia oraria dalla mezzanotte
all'alba, di narco-test, per quantificare lìeventuale abuso di stupefacenti. Terza richiesta, rivolta al governo nazionale, è
di rideterminare il tasso alcolemico ammissibile graduandolo sulla base delle fasce dìetà, 0.5 da 21 a 29 anni e 0.8 dopo i
29 anni (il valore vigente prima del decreto Bianchi e tuttora in vigore in altri Paesi europei). Le proposte non vogliono
certamente prendere sottogamba la sicurezza stradale, anzi. È giusto sanzionare la guida in stato di ebbrezza, ma va
sottolineato che la maggior parte degli incidenti è causata dalla distrazione, dalla velocità, e non già dall'abuso di alcol.
Lo dicono gli stessi dati dell'Aci. Va bene la prevenzione, ma spesso servirebbe un po' di buon senso.