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Dolo: alcol tra i minori, genitori in allarme

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Le forze dell'ordine decise a monitorare la situazione. Comune e Seps impegnati in attività di prevenzione

Dolo On ine 5 Luglio 2009

L'uso e l'abuso di alcolici e super alcolici tra i giovanissimi ormai appare più una certezza che una preoccupazione. A testimoniarlo sono gli stessi genitori di alcuni giovani che avrebbero ripetutamente segnalato come in alcuni esercizi pubblici verrebbero servite delle bevande alcoliche anche a dei ragazzini, che non hanno ancora compiuto 18 anni. Il tutto in barba alla legge, che vieta la somministrazione di questo tipo di bevande ai giovanissimi. Già da alcune indagini effettuate dalle varie Ulss presenti nelle diverse province venete e da alcune associazioni hanno dimostrato come ormai il primo approccio alla "bottiglia" possa avvenire, in alcuni casi, già ad 11 anni. Ebbene, neppure la Riviera del Brenta sarebbe immune da questo problema. Sono diversi i genitori preoccupati nell'aver visto rientrare i figli a casa piuttosto alticci oppure consumare degli alcolici per le vie del centro. Dal canto loro le forze dell'ordine starebbero avviando azioni di monitoraggio della zona e sanzionare eventuali trasgressioni alle legge.
«Certo - affermano alcuni genitori - tutti dobbiamo fare la nostra parte e siamo sicuri che molti gestori o proprietari di esercizi pubblici non servano alcol a chi non ha l'età per poterlo bere; magari però ci vorrebbe anche una presa delle associazioni di categoria per sanzionare in maniera pesante chi non rispetta la legge».
Preoccupazione mostrata anche dall'assessore alle Politiche Sociali di Dolo, Gianni Lazzari. «Il problema del consumo di alcol tra i giovani è molto sentito e pure seguito dal Seps (Servizio prevenzione salute), che ha organizzato diversi incontri nelle scuole per educare i ragazzi alla sobrietà». A quanto pare, però, la strada è ancora lunga se è vero che i giovani si avvicinano al primo alcolico già ad 11 anni: «È un disagio preoccupante - prosegue Lazzari - perché spesso i giovani bevono per fare gruppo e neppure per le famiglie è semplice accorgersi e chiedere aiuto».
Intanto, a Dolo opera anche il centro degli alcolisti anonimi: il primo sorto in Veneto e tra i primi in Italia. Sull'argomento interviene pure Stefano Marrone, avvocato che ha studiato a fondo la legislazione italiana in materia di abuso d'alcol, specie per chi si mette alla guida di macchine o veicoli in genere. «È giusto - chiarisce - che lo Stato persegua con pene severe, come la confisca dell'auto o un procedimento penale, chi si mette alla guida, anche di una bicicletta, sotto l'effetto dell'alcol. Però bisogna proseguire anche nella prevenzione e cercare di far dialogare di più forze dell'ordine e giovani».
E Lazzari spiega come il Comune, insieme agli operatori di strada e a varie associazioni, si stia impegnando per non lasciare che il "branco" prenda il sopravvento: «Molti giovani ci hanno espresso la volontà di fare qualcosa per recuperare le aree verdi comunali ed insieme a loro stiamo sistemando tutti i gazebo. Segno che i giovani, se seguiti e stimolati, hanno anche molte risorse e, per questo, non vogliono affogare nell'alcol».