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News di Alcologia

Donne e alcol: risposte non più disattendibili

Donne e alcol: risposte non più disattendibili

Piaceri di diverso genere.

Donne e alcol: risposte non più disattendibili

Anna Paola Lacatena, Paola Monopoli, Vincenza Ariano

 

 

Introduzione

Da operatori Ser.D. dovremmo chiederci se i dati che risultano dal nostro quotidiano operato rispecchiano davvero la realtà del consumo di sostanze psicotrope.

Dovremmo chiederci se quell’ormai consolidata differenza tra presenze maschili e presenze femminili, afferenti ai nostri Servizi, rifletta davvero un così significativo scarto tra consumatori uomini e consumatrici donne.

Pur rappresentando i Ser.D. la realtà di riferimento per la cura della dipendenza, gli stessi sono altrettanto significativamente in grado di fornire indicazioni in merito al consumo?

In estrema sintesi, possiamo davvero credere che il consumo di sostanze sia ad oggi ancora quasi esclusivamente una faccenda da uomini solo perché il dato a disposizione dei Servizi pende drasticamente verso questo verso?

Nella Relazione sugli interventi nel 2015 in materia di alcol e problemi correlati, trasmessa al Parlamento l’11 marzo 2016, il rapporto M/F è pari a 3,7 sia per gli utenti totali che per gli utenti distinti per tipologia (nuovi e già in carico o rientrati); a livello regionale questa maggiore presenza maschile risulta più evidente al Centro-Sud.

Secondo i dati ISTAT, nel corso del 2014, il 63% degli italiani di 11 anni e più (pari a 34 milioni e 319 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (76,6%) rispetto alle femmine (50,2%).

Il 22,1% dei consumatori (12 milioni circa di persone) beve quotidianamente (33,8% tra i maschi e 11,1% tra le femmine).

Nel 2014 si osserva ancora un lieve calo rispetto all’anno precedente dei consumatori giornalieri (nel 2013 rappresentavano il 22,7% e nel 2014 il 22,1%) mentre continua ad essere in aumento il consumo di alcol occasionale e al di fuori dei pasti (binge drinking) : nel 2013 erano il 25,8% e nel 2014 il 26,9%.

Il consumo fuori pasto è soprattutto diffuso tra i giovani (18-24 anni) e i giovani adulti (25-44), che lo adottano spesso nell’ambito di occasioni e contesti legati al divertimento e alla socializzazione.

Continua in modo preoccupante la crescita negli ultimi dieci anni del consumo fuori pasto tra le femmine, passato dal 14,9% del 2005 al 16,5% del 2014.

Tale crescita sembra essersi verificata in tutte le fasce di età, mentre il dato complessivo dei consumi fuori pasto tra i maschi risulta in lieve diminuzione (37,3% nel 2005, 36,1% nel 2014).

Il fenomeno del binge drinking desta particolare allarme, con gravi rischi per la salute e la sicurezza non solo del singolo bevitore ma anche dell’intera società.

Nel 2014, il 10,0% degli uomini e il 2,5% delle donne di età superiore a 11 anni hanno dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

(...omissis...)

 

copia integrale del testo si può trovare sulla rivista "Mission" n. 46 seguente link: http://www.federserd.it/files/download/Mission46_web.pdf

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)