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Donne sudamericane contro l'alcol

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Donne sudamericane contro l'alcol

UN PERSONAL coach contro alcol e cattiva alimentazione, ronde "armati" di tè caldo per sconfiggere le dipendenze. Al civico 43 rosso di via Pré, da poco più di un mese si è accesa un'insegna con un punto esclamativo: "Insieme per il tuo benessere!".

Una associazione di donne sudamericane («ma aperta a tutti» sottolineano) impegnate ad «animare questa via, aiutando le persone ad avere più rispetto del proprio corpo», spiega Pilar Samora. È la prima associazione di questo tipo a Genova, la quota è simbolica (dieci euro all'anno) e lo scopo molto semplice: offrire un punto di ritrovo nella via più difficile. Per combattere il degrado, l'alcolismo, la delinquenza, a monte: tra misurazioni della massa corporea e corsi di ballo. Dividendo gli spazi con un'altra realtà impegnata nel sociale: "Veri amici Teen Challenge onlus", che alla sera tiene aperto e manda i volontari sulla strada, per dare aiuto e assistenza ai tanti tossicodipendenti della zona, «per lo più nordafricani», spiega Daniele Marzano, il fondatore: «Qui, la piaga sta diventando soprattutto la cocaina, e poi il metadone.
Noi andiamo a cercare gli immigrati della via. Siamo vestiti con una giacca rossa per essere riconoscibili e portiamo un termos di tè caldo. Perché non è vero che per loro non c'è speranza».

Ballo e lezioni di alimentazione al pomeriggio, volontari in trincea di sera: le due associazioni sono distinte, ma dividono spazi e missione. Provare a cambiare le cose, nella Pré più profonda. «Abbiamo già una cinquantina di iscritti - racconta Pilar - per il momento sono tutte persone immigrate, molti sudamericani». Qui, nelle stanze appena pitturate, con paesaggi disegnati alle pareti e musica latina di sottofondo, si spazia dalla misurazione della massa magra e grassa agli incontri nutrizionali su temi che vanno da "Le proteine contribuiscono al controllo del peso" a "Consigli per evitare gli eccessi quando si mangia fuori". «Questo tipo di associazioni è molto apprezzato in America Latina - riflette Pilar - è un modo per offrire un po' di svago. Fa bene alle ossa, e al cuore. In tutti i sensi».
Nella stanza accanto, il lavoro dei Veri Amici continua: «Siamo una onlus evangelica collegata a una rete internazionale - racconta Daniele Marzano - un ponte con i vicoli: il nostro impegno con gli stranieri è a tutto campo, ma siamo in prima linea soprattutto per quanto riguarda tossicodipendenza e alcolismo. Contattiamo almeno dieci persone al giorno. Qui la vera piaga è soprattutto la droga: eroina, cocaina e adesso il metadone, che è un vero spauracchio. La fase di astinenza acuta dura fino a quaranta giorni. Noi diamo il nostro biglietto da visita e la possibilità di essere accolti subito in un centro di recupero, gratuitamente: il più vicino è a Oviglio, vicino ad Alessandria.

Cerchiamo di mandare la persona il più lontano possibile dalla città di provenienza perché non ci ricaschi, e accogliamo anche chi è senza permesso di soggiorno. Ma il vero problema è un altro: la disillusione. Che uccide più della droga».

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)