Dr. Pancheri: «Troppi eccessi, serve sobrietà»
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No alle birre sottocosto, sì al buon esempio
TRENTO. Il dottor Roberto Pancheri è direttore del servizio di educazione alla salute dell'Azienda sanitaria. Anche l'istituzione nel mese di aprile sarà presente con i propri punti informativi e di promozione alla salute in piazza Italia e da parecchi anni è accanto ai volontari dell'Associazione di mutuo aiuto per diffondere sul territorio tutto il materiale informativo a disposizione per raggiungere i giovani con un linguaggio adeguato e far comprendere loro i rischi legati all'abuso di alcol.
Dottore, i dati sono molto preoccupanti, soprattutto quelli che riguardano i giovanissimi.
La prima causa di morte tra i giovani sotto i 29 anni è legata all'alcol. Già questo dato fa capire molto.
Come si può intervenire? Proibendo?
Dobbiamo dare ai ragazzi tutti gli strumenti per fare una scelta consapevole, dare informazioni e dare il buon esempio.
Ma come si possono convincere?
Partendo dalla sobrietà degli adulti. E per sobrietà intendo da tutti i punti di vista, non solo l'astensione dall'alcol. Serve uno stile di vita in generale più sobrio e misurato.
I ragazzi hanno di fronte pessimi esempi, dunque.
Sono bombardati da eccessi di tutti i tipi, a cominciare da quelli imposti dalla televisione come status symbol. E' questo modello che è sbagliato e dobbiamo aiutare i ragazzi a capirlo.
Le famiglie devono dare il buon esempio, ma non solo loro.
No certamente, anche tutte le associazioni di riferimento, le società sportive, gli ambienti che frequentano i giovani... Hanno tutti un ruolo importante che deve essere di non-stimolazione all'abuso degli alcolici.
Certo che è un'impresa titanica, in una provincia che sprizza vino da ogni poro.
Non è vero, si possono fare molte cose e a tutti i livelli.
Per esempio?
Una cosa importante sarebbe la politica dei prezzi. No all'alcol sotto costo, per dirla con uno slogan. Anzi, sarebbe opportuno che avessero prezzi alti. Eppure in giro si vedono feste dove la coca cola o l'aranciata costano di più della birra. Non dovrebbe essere così.
Ma sono molte anche le feste "istituzionali".
Anche qui abbiamo fatto delle proposte. Certo serve una volontà politica, magari prevedendo feste "informate" con bevande analcoliche o dove comunque questa opportunità sia offerta e privilegata