Drink e viagra, l’ultima moda: ragazzini affogano nello sballo
Drink e viagra, l’ultima moda
Ragazzini affogano nello sballo
ANCONA - La chiamano net generation perché fa molto cool, ma - vista dalla parte di chi tracanna alcol per spegnere il fuoco del cocktail di superficialità e frustrazione - la rete è quella che non c’è, e i giovanotti che mostrano con orgoglio il bicchiere perché fa figo rischiano di schiantarsi al suolo della realtà, al risveglio dello stordimento del troppo bere nel quale pensavano di annegare i mali di una vita che ondeggia come gli ubriachi.
Iniziano a farsi un goccino a dodici anni, perché a casa non c’è chi alza il dito e con fiero cipiglio dice con autorità cosa si può fare e cosa no. «Non c’è qualcuno maturo e adulto in grado di aiutarli, mancano riferimenti concreti». Passa dai sintomi alle cause Alessandro Maria Fucili, direttore del Centro italiano di solidarietà.
Continua Fucili: «Ubriacarsi è un sintomo come la febbre, ognuno ha una sofferenza sua, questi ragazzi non reggono alle frustrazioni». Così verso i sedici si fanno dei grandi beveroni alcolici e selfie con un drink in mano da esporre come un trofeo sulla bacheca dei social, ché ti diverti, ti senti bullo e poi hai maggiori chance di agganciare.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.corriereadriatico.it/ancona/drink_ancona_stordimento_bere_fucili_goccino-2271269.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)