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Droga disciolta nell'alcol: due metodi per smascherare il traffico di alcolici contenenti cocaina

Droga disciolta nell’alcol: due metodi per smascherare il traffico di alcolici contenenti cocaina

fonte: Drug Testing and Analysis
Nel traffico internazionale di droghe, sono sempre più vari e complessi i metodi di occultamento per superare i controlli

doganali e delle forze dell'ordine. Un esempio, tra i metodi di occultamento della cocaina, è risultato essere quello di

disciogliere la sostanza nell'alcol e trasportarla imbottigliata, come fosse normale vino o rum. Ne emerge un problema di

individuazione di questa tipologia di traffico in quanto, a livello doganale, risulta difficile per gli operatori effettuare

controlli senza aprire le confezioni, operazione che comporterebbe un danno nel caso di regolare trasporto di prodotti

alcolici. Il problema è stato affrontato da due gruppi di ricerca europei che attraverso l'uso di due diverse tecniche

analitiche, sono stati in grado di identificare la presenza di cocaina sciolta in alcol e contenuta in bottiglie di vetro. Le

tecniche descritte nei due articoli pubblicati sulla rivista Drug Testing and Analysis, sono la spettroscopia Raman (RS) la

quale, attraverso l'uso di una luce laser, permette l'identificazione di diverse molecole, e la spettroscopia in risonanza

magnetica nucleare (MRS). Lo studio con RS è stato guidato da Tasnim Munshi, del dipartimento di chimica e scienze forensi

presso la University of Bradford nel Regno Unito e prevedeva l'uso di uno scanner portatile, con il quale sono stati in grado

di rilevare la presenza di cocaina sciolta in etanolo e in diverse marche di rum, imbottigliate in una numerosa varietà di

colorazione del vetro. Lo studio in MRS invece, guidato da Giulio Gambarota dell'istituto federale svizzero di tecnologia di

Lausanne, ha sfruttato la risonanza magnetica del protone (1HMRS) utilizzando le stesse macchine utilizzate per la risonanza

in ambito clinico. Questo metodo non è quindi portatile ma permette di intervenire su grandi numeri di campioni, in modo non

invasivo: con una scansione di un minuto i ricercatori sono stati in grado di rilevare la presenza di cocaina (a 5 mM, ca 1.5

g/L) in bottiglie di vino intatte.
Cocaine Stored In Alcohol: Testing Techniques From Outside the Bottle Unveiled. Drug Testing and Analysis. September 30,

2010; T. Munshi et al. A forensic case study: the detection of contraband drugs in carrier solutions by Raman spectroscopy.

Article first published online: 29 SEP 2010; Giulio Gambarota et al. Non-invasive detection of cocaine dissolved in wine

bottles by 1H magnetic resonance spectroscopy.Article first published online: 30 SEP 2010