Droga, Dpa: importante la collaborazione con i pediatri
Droga, Dpa: importante la collaborazione con i pediatri
Il dipartimento politiche antidroga della presidenza del Consiglio conferma i dati riportati dal congresso nazionale della
Societa' italiana di pediatria, sottolineando "il calo dei consumi soprattutto nelle fasce giovanili" ma contemporaneamente
ribadendo "la necessita' che anche i medici pediatri insieme con le famiglie e la scuola tengano sempre alta la guardia per
la tutela della salute dei nostri giovani".
Per il dipartimento, "un'informazione persistente e soprattutto molto precoce e con un supporto concreto ed educativo anche
da parte dei medici pediatri alle famiglie, potra' ulteriormente contribuire a fare in modo che sempre meno giovani siano
coinvolti nel dramma della droga".
Il sistema di allerta nazionale del Dpa e' impegnato anche "nel monitorare la comparsa di nuove droghe" e in collaborazione
con il ministero della Salute ha gia' individuato nuovi composti comparsi sul mercato anche attraverso internet, provvedendo
all'inserimento anche di queste ulteriori e nuove molecole nelle tabella delle sostanze stupefacenti.
"Sono particolarmente soddisfatto - afferma Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento politiche antidroga - che anche la
Societa' italiana di Pediatria abbia dato rilevanza al problema del pericolo droga nei giovani, dando prova cosi' di una
grande sensibilita' e professionalita', che finalmente riconosce la tossicodipendenza come una vera e propria malattia del
cervello in grado di compromettere non solo le funzioni cognitive e il regolare sviluppo cerebrale, ma anche la socialita' ed
il futuro dei nostri giovani e, quindi meritevole di tutta la nostra attenzione".
In particolare, sottolinea ancora Serpelloni, "un ruolo fondamentale potra' essere svolto da questi medici nell'incentivare
la diagnosi precoce di queste sostanze, in modo tale da ridurre il lungo tempo di latenza che spesso passa dal momento del
primo uso, al momento del primo accesso alle cure".