Droga e Aids, in Italia si rischia di più che nel resto d'Europa
DROGA E AIDS, IN ITALIA SI RISCHIA DI PIU' CHE NEL RESTO D'EUROPA
In Italia, il 43% delle persone che assumono sostanze per via iniettiva arriva tardi alla diagnosi da Hiv. Una percentuale molto più alta rispetto alla media europea, pari al 29%. Le ragioni? La scarsa offerta dei test nel 69,5% dei Sert italiani e la completa assenza nel nostro Paese di una politica di riduzione del danno.
A dirlo il presidente della LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), in occasione della Giornata internazionale sulle droghe (International Day Against Drug Abuse and Illicit Trafficking), indetta dall’Onu per il 26 giugno di ogni anno.
In realtà, quello degli stupefacenti resta un problema serio nella nostra Penisola. In base ai dati diffusi pochi giorni fa dalla Polizia di Stato, nel 2014 sono stati registrati, rispetto all’anno precedente, incrementi nei sequestri di hashish (+211,29%), marijuana (+15,93%), eroina (+5,30%) e droghe sintetiche in dosi (+23,99%). Positiva, invece, la diminuzione di quelli di cocaina (-21,90%), droghe sintetiche in polvere (-56,32%), L.S.D. (-25,21%) e piante di cannabis (-86,41%).
di Roberta Lunghini
Il report della Polizia di Stato: http://www.west-info.eu/it/droga-e-aids-in-italia-si-rischia-di-piu-che-nel-resto-deuropa/polizia-di-stato-direzione-centrale-servizi-antidroga-relazione-annuale-2014/
http://www.west-info.eu/it/droga-e-aids-in-italia-si-rischia-di-piu-che-nel-resto-deuropa/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)