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Droga e alcol, il commissario in classe

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Lezione a Tolmezzo. Un'assemblea di istituto diversa dal solito quella che si è tenuta nei giorni scorsi a Tolmezzo e dove circa ottanta studenti si sono intrattenuti per diverse ore con il Commissario capo di Polizia di Tolmezzo, Alessandro Miconi, con il medico capo della Polizia Manuela Serio, con il dottor Gianni Canzian del Sert di Gemona e con gli insegnanti, tra cui la professoressa Sara Ciganotto che ha collaborato con i ragazzi per organizzare l'incontro. Il tema affrontato, per la seconda volta nel giro di poche settimane al Centro studi di Tolmezzo, in un proficuo incontro dibattito tra forze dell'ordine e giovanissimi è stato quello dell'assunzione di alcool e di droghe. Dati ed testimonianze inquietanti quelli illustrati agli studenti del Linussio-Gortani dalla dottoressa Serio: Il 42% dei ragazzi di seconda media inferiore almeno una volta hanno fumato una canna ed il 63% di ragazzi che hanno fatto uso di spinelli sono passati a droghe pesanti. In Italia mille ragazzi l'anno muoiono per droga. In Italia è tra i 9 e gli 11 anni l'età del primo bicchiere d'alcol (prima dei 18 anni l'organismo è incapace di metabolizzarlo), causa di morte per un giovane su 4 tra i 15 e i 29 anni. Dal Binge drinking (bere per ubriacarsi) agli incidenti stradali, alle conseguenze penali, la Serio si è soffermata, sulle iniziali illusioni che l'uso di sostanze stupefacenti può dare, per naufragare poi in severe ed irreparabili conseguenze sul piano fisico, per esempio con danni cerebrali irreversibili, con una dipendenza fisica e psicologica che annienta la vita futura. Un mercato quello della droga - ha spiegato - sempre più spietato e che introduce sostanze sempre più pericolose, per cui anche in uno spinello non si sa mai cosa c'è dentro. (t.a.)