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Droga e alcol, piaghe transfrontaliere: i risultati di un'indagine

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Droga e alcol, piaghe transfrontaliere
Coinvolti in un questionario mille studenti di Gorizia e Nova Gorica. Si abbassa a 14 anni l'età di assunzione degli stupefacenti. Primi approcci con il vino già a dieci anni


di Francesco Fain
I giovani sloveni iniziano a bere e a fumare prima dei coaetanei italiani. Non ci sono differenze, invece, riguardo all'assunzione di sostanze stupefacenti: in generale, il primo incontro con le droghe illegali avviene dopo il 14mo anno d'età ma nel caso della cannabis (e/o derivati) la prima esperienza avviene anche in età precedente e significativamente più spesso fra gli studenti italiani che fra quelli sloveni. Come nel caso delle sigarette, anche per questo tipo di esperienza la soglia critica sembra essere il momento del passaggio dalle scuole medie inferiori a quelle superiori.


Ad evidenziarlo è una ricerca condotta nell'ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg «Cooperazione transfrontaliera nella fornitura dei servizi sanitari». Nel sondaggio sono stati coinvolti mille studenti delle superiori: 500 di Gorizia, l'altra metà di Nova Gorica. L'obiettivo? Valutare e mettere a confronto i comportamenti dei ragazzi in relazione agli stupefacenti, evidenziando similitudini e diversità rispetto ai due territori. La composizione per genere ha visto, fra gli italiani, il 56% di femmine e il 44% di maschi; fra gli sloveni il 41,5% di femmine ed il 58,5% di maschi. Il responso? Il ricorso ad alcol, fumo, droga è in costante aumento sia al di qua che al di là del confine.


La piaga dell'alcol


L'età di iniziazione all'alcol risulta essere piuttosto precoce (per il 3% addirittura prima dei tre anni, per il 19% entro i dieci anni d'età) in linea con la tradizione nazionale che vede il vino consumato in famiglia e "concesso" anche ai bambini. Tale esperienza risulta significativamente più precoce fra i ragazzi sloveni: 24,2% entro i 10 anni d'età contro il 14,2% degli italiani. In relazione all'uso attuale di bevande alcoliche, «gli studenti italiani - si legge nello studio - sembrano consumare con più frequenza vino, superalcolici, aperiti e cocktail rispetto agli studenti sloveni». Ma quali sono i luoghi in cui si consumano tali bevande? Bar e discoteche sembrano essere i posti preferiti ma c'è anche una quota significativa di ragazzi che consuma alcol a casa propria: il che, molto probabilmente, è in relazione con l'uso del vino e/o birra in famiglia ai pasti.


L'abitudine al fumo


L'età di "iniziazione" al fumo va dai 13 ai 15 anni. Lo fanno per sentirsi grandi. Tenere fra le labbra una sigaretta è, per loro, sinonimo di maturità, forza, personalità. Fumano perché lo fanno gli amici uscendo da scuola, ma anche da sole, per rabbia o per stress. Sono le i baby-fumatori che paiono affezionarsi alla sigaretta come e più degli adulti. A confermarlo sono i numeri. Due adolescenti goriziani su dieci fumano: il 10,8% consuma addirittura più di dieci sigarette al giorno. Una piaga.


Le sostanze stupefacenti


Entrando nel merito dell'assunzione personale di stupefacenti, si evidenzia che il 2,6% degli italiani sostiene di fare uso di eroina: il fenomeno sembra, invece, essere sconosciuto in Slovenia (0,2%). La discoteca, come ci si poteva attendere, emerge come luogo di consumo preferenziale per ectasy, amfetamine, cocaina e allucinogeni. «Le cifre, però, sono abbastanza basse per poter generalizzare e non risulta comunque alcuna differenza significativa fra nazionalità. Secondo gli studenti sloveni, i luoghi più probabili per l'acvquisto sono strade/parchi/giardini (53,7%), seguiti dalla discoteca (23,7%) e, purtroppo, dalla scuola (14,2%)».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)