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Droga e divertimento: mix importante per il 40% dei giovani

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Droga e divertimento: mix importante per 40% giovani

 
Quasi il 40% dei giovani tra i 13 e i 30 anni considera l'uso di stupefacenti, parte integrante del cosiddetto "divertimento". Non solo: quasi il 30% si diverte "sballandosi" perche' "cosi' fan tutti", percentuale che sale al 52% fra i minorenni, mentre solo l'1,9% lo giudica un "divertimento controcorrente". Un ragazzo su tre, in particolare tra i giovani adulti (25-30 anni), si droga per "uscire dalla noia", mentre il 9,6% lo fa per "stare in compagnia". I dati emergono dalla ricerca "Un sano divertimento da sballo", condotta da Euromedia Research, presentata oggi a San Patrignano, in occasione de l'evento di prevenzione dei WeFree Days 2014.


La rilevazione, effettuata nel mese di maggio su un campione rappresentativo di 500 giovani suddivisi in tre fasce di eta' (13-17, 18-24 e 25-30) e' orientata a indagare le modalita' del "divertimento giovanile", sondando anche le connessioni con la trasgressione e lo sballo con alcol e droghe. I dati indicano tra i giovani l'esistenza di una vera e propria "generazione divertimento", nel senso che la maggior parte degli intervistati ritiene il divertimento la cosa piu' importante in questo momento della loro vita (45%), a fronte del bisogno di progettare il futuro, che in nessuna delle tre fasce di eta' raggiunge nemmeno il 33%.


"Esattamente quanto noi vediamo nei ragazzi che entrano in comunita' - spiega Antonio Tinelli, coordinatore del comitato sociale di San Patrignano - Giovani che pensano unicamente al divertimento del momento, spesso attraverso lo sballo, senza riflettere mai sul futuro". Un dato preoccupante emerso dalla ricerca e' che per il 53,4%, oltre uno su due, divertirsi coincide con il concetto di trasgressione, che per il 41,8% equivale ad "andare contro le regole". Una trasgressione che, stando ai dati dell'indagine, per il 37,8% e' associata all'uso di sostanze legali e illegali (alcol, hashish, cocaina, droghe sintetiche) che quindi entrano a far parte del corredo del divertimento, non solo perche' e' giustificato dal fatto che lo "fanno tutti" (38,8%), ma anche perche' e' in grado di far esplorare il proprio io piu' profondo. Infatti alcuni ragazzi (7,2%) rispondono che, grazie all'aiuto di qualche sostanza, si puo' guardare il mondo con una differente sensibilita', anche se in uno stato di "incoscienza" totale.


La ricerca evidenzia anche un paradosso nell'associazione tra sballo e divertimento che si riscontra un forte paradosso: piu' i ragazzi si avvicinano all'eta' adulta (e quindi tra i 25 e i 30 anni) e piu' l'incapacita' di confrontarsi con la vita e con i propri coetanei aumenta: sembra nascere proprio da qui la necessita' di affidarsi a sostanze stupefacenti per ritrovare se stessi ed uscire dalla noia, in un mondo tagliato su misura (48,3% della fascia di eta' 25-30 anni). Interessanti anche i profili dell'uso di sostanze, alcol compreso. La ricerca evidenzia come il binge drinking (bere smodato), le cosiddette droghe leggere e la cocaina siano piu' diffusi tra i maschi (fino al 70%), mentre ecstasy e droghe sintetiche sono preferite dalle ragazze.


Fra l'altro la normalita' dello sballo si sposa con la bassa percezione del rischio. Se e' vero che il 53,2% sostiene che lo sballo sia "una sciocchezza che prima o poi in qualche modo si paga", e' altrettanto vero che il 35,2% ne parla come di un semplice bisogno dei ragazzi per divertirsi, quasi fosse una vera e propria necessita', che possano esserci si' delle esagerazioni, ma che nella maggior parte dei casi non comporta problemi. Tutto questo nonostante gli stessi giovani si dicono molto soddisfatti della loro vita (89,4%) e dell'ambiente in cui vivono (85%).


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://droghe.aduc.it/notizia/droga+divertimento+mix+importante+40+giovani_130201.php


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)