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Droga e suicidi, uno studio canadese

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Droga e suicidi, uno studio canadese
fonte: Drug and Alcohol Review

Uno studio prospettico di coorte canadese, ha focalizzato l'attenzione sulle overdosi accidentali non mortali dei giovani che vivono per strada con il legame di istinto suicida. Sono stati reclutati 858 giovani e seguiti ogni 6 mesi fino alla fine dello studi, di età compresa tra i 14 anni e i 23 anni. I giovani selezionati per tale studio hanno dichiarato di aver cercato un posto per dormire più di una volta o correttamente, di aver regolarmente utilizzato servizi di organizzazione comunitarie, come centri di accoglienza, rifugi o furgoni di sensibilizzazione durante l'anno passato e di essere in grado di parlare il francese o l'inglese. Da altri studi si evince che i giovani che non hanno una fissa dimora sono principalmente poliassuntori, che utilizzano in prevalenza più alta la cannabis (88,6%) seguita dagli allucinogeni (65,9%) e da cocaina o crack (62,2%). In totale 756 giovani (88,5%) hanno partecipato ad almeno un follow-up, per una durata media di partecipazione di 2,88 anni. L'età media era di 20,4 anni con il 31% di giovani di genere femminile. Lo studio evidenzia che il 92,5% dei giovani era di origine canadese mentre l'1% ha avuto i genitori aborigeni, il 38,2% (326) hanno riferito di aver avuto una overdose almeno una volta nella loro vita, l'8,0% (68) era andando accidentalmente in overdose, invece l'1,8% (15) hanno causato intenzionalmente l'overdose. Più della metà dei partecipanti 59,7% (510) ha dichiarato di aver avuto intenzioni suicide. Gli studiosi, hanno dimostrato che esiste una significativa associazione tra overdose accidentale e suicidio intenzionale, infatti, episodi di pensieri suicidi erano due volte più frequenti durante i periodi di follow-up per il quale c'è stato un accidentale sovradosaggio delle sostanze (AOR=1,88; LB=1,23 e UB=2,54) e che eventi di overdose accidentale avevano una probabilità più alta di verificarsi nei soggetti senza fissa dimora (AOR = 2,62; IC 95% = 1,71-3,53), seguiti dagli iniettori (AOR = 3,99, 95% CI = 2,59-5,41) ed, infine dai soggetti che hanno fatto uso di più sostanze (AOR = 4,06, 95% CI = 2,29-5,83). I risultati sottolineano anche la necessità di cure primarie professioniste, che servire a prevenire suicidi e comportamenti dei giovani senza fissa dimora con trattamento per overdose accidentale.

 

I. RICHER, K. BERTRAND, J.VANDERMEERSCHEN1 & ÉLISE ROY: "A prospective cohort study of non-fatal accidental overdose among street youth: The link with suicidal ideation"; Drug and Alcohol Review (2012)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)