Droga nelle acque di scarico: nuovi indicatori del consumo
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Droga nelle acque di scarico: nuovi indicatori del consumo
fonte: Journal of Chromatography A
La stima del consumo di droghe e di farmaci nella popolazione, può essere effettuata attraverso l'analisi delle acque reflue,
un approccio di studio introdotto da alcuni anni il quale permette di ottenere una valutazione accurata e confrontabile, tra
aree geografiche diverse, dei trend di consumo in modo rapido e non invasivo. Il consumo di droghe oltre a costituire un
problema sociale, è anche associato alla produzione di metaboliti che attraverso urine e feci raggiungo le acque reflue.
Insieme ai metaboliti prodotti dall'assunzione di farmaci, queste sostanze vanno a contaminare le acque, diventando un
potenziale problema anche dal punto di vista dell'impatto ambientale. La ricerca di droghe nelle acque reflue è stata
affrontata da diversi gruppi di studio e una recente pubblicazione sulla rivista Journal of Chromatography A propone un
metodo innovativo, rapido e accurato per quantificare un ampio pannello di sostanze. Nello specifico, David R. Baker e
Barbara Kasprzyk-Hordern della University of Huddersfield, nel Regno Unito hanno sviluppato un metodo per il monitoraggio
ambientale di 65 stimolanti, derivati oppiodi e della morfina, benzodiazepine, antidepressivi, anestetici dissociativi,
precursori di alcune droghe e metaboliti quali indicatori del consumo nelle urine umane. Il metodo si avvaleva di una
estrazione in fase solida utilizzando un polimero a scambio cationico, processo seguito dall'analisi in cromatografia liquida
ad alte prestazioni accoppiata a spettrometria di massa tandem in elettrospray positivo (SPE-LC-MS/MS). Gli sperimentatori
hanno utilizzato una colonna cromatografica con particelle molto piccole, permettendo di raggiungere una elevata sensibilità,
con un flusso molto lento, ma comunque con tempi di ritenzionie inclusi tra i 2,9 e i 23,1 minuti. Il metodo ha permesso
l'analisi di tutte le sostanze in un unico passaggio di estrazione, un passaggio per ricostituire il campione passando poi
direttamente all'analisi. La procedura, superando i limiti di molti metodi che richiedono più passaggi di trattamento del
campione anche per la determinazione di poche droghe, è stata applicata per l'identificazione dell'ampio pannello di sostanze
descritte, nelle acque reflue di sette impianti e in sei punti di raccolta lungo un fiume del Regno Unito.
D.R. Baker, B. Kasprzyk-Hordern, Multi-residue analysis of drugs of abuse in wastewater and surface water by solid-phase
extraction and liquid chromatography-positive electrospray ionisation tandem mass spectrometry, Journal of Chromatography A
(2011), doi:10.1016/j.chroma.2011.01.060