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"Droga, sempre più giovani le vittime"

"Quello della droga è un fenomeno in continua espansione, che aggredisce sempre più ragazzi di giovane età”. Il comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, Luigi Grasso, lancia l’allarme. E lo fa stilando il bilancio di fine estate dell’attività anti-spaccio dell’Arma: tra sequestri, arresti e denunce. “Tra luglio e agosto - sottolinea Grasso - abbiamo svolto un’intensa attività repressiva mirata a combattere questa piaga sociale. E alla fine possiamo dire di aver requisito un bel po’ di robaccia, qualcosa come un 20-30% in più rispetto al 2012. Di hashish e marijuana, ad esempio, siamo riusciti a toglierne dal mercato circa tre chili, mentre di eroina e cocaina almeno mezzo chilo. Ma quello che sta iniziando a preoccuparci sono le cosiddette droghe sintetiche che, soprattutto qui in Riviera, attecchiscono in particolare tra i giovani e i giovanissimi. E questo nonostante in soli due mesi abbiamo sequestrato cento pasticche di ecstasy e qualcosa come tre etti di Mdma e chetamina”.

 E così il mostro chimico continua a far breccia tra le nuove generazioni. In primis tra gli amanti della discoteca. “E’ proprio così - incalza Grasso - le nostre operazioni, infatti, si concentrano principalmente nei pressi dei locali da ballo ed è lì che intercettiamo spacciatori e balordi giunti a Rimini col preciso intento di vendere morte”. E a farne le spese, quest’estate, sono stati tre ragazzi, tra cui un minorenne, morti a seguito dell’assunzione di sostanze stupefacenti chimiche: ectasy e metanfetamina, il micidiale Mdma.

 “I ragazzi devono capire - commenta il comandante Grasso - che seguire questa assurda moda dello sballo facile, non solo penalizza socialmente: anche una semplice segnalazione alla Prefettura come assuntore, infatti, può incidere negativamente sia sul curriculum scolastico che su quello professionale; ma può addirittura uccidere. E il caso di Matteo Severi (il 17enne di Cesena stroncato da un cocktail micidiale di Mdma e alcol, ndr) è emblematico. Per questo in autunno saremo nelle scuole riminesi a spiegare i danni sociali e fisici, purtroppo spesso irreparabili, che l’assunzione di droghe provoca, in particolare, tra i più giovani”. Ma tra le aree più battute da questi spacciatori di morte, non ci sono solo quelle a ridosso dei locali da ballo, come il Marano o le colline riccionesi. “E, infatti - conclude Grasso - da un po’ di tempo abbiamo notato che questi balordi hanno iniziato a frequentare anche Borgo Marina, la zona grattacielo e il lungomare”. Un’attività instancabile, insomma, che neppure gli 89 arresti e gli oltre cento denunciati e segnalati alla Prefettura (in appena due mesi), sembra aver scalfito. Almeno per ora.

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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)