Droga: troppa cocaina tra minori, "guida" alla prevenzione
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ROMA - In Europa la cocaina è la seconda sostanza più utilizzata tra la popolazione in particolare dai giovani: 7,5 milioni persone tra i 15 e 34 anni dichiarano di averla usata almeno una volta nella vita e il consumo in Italia va aumentando. Da un'indagine condotta da una Asl di Roma su 1.800 giovani, emerge che il 50% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni è convinto che la cocaina sia una sostanza "non pericolosa" e "ben accetta".
Per far fronte all'emergenza il Dipartimento politiche antidroga ha realizzato, con il patrocinio dell'Onu e della Federazione italiana medici pediatri e in collaborazione con l'Associazione italiana genitori e il Movimento italiano genitori, il documento "Cocaina e minori", che contiene le linee di indirizzo per le attività di prevenzione e l'identificazione precoce di sostanze.
Il documento, presentato oggi a Roma dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle droghe, Carlo Giovanardi, e dal Capo dipartimento, Giovanni Serpelloni, sarà diffuso tra medici pediatri ed educatori. Informazioni e comunicazioni mediatiche coerenti, implementazione del ruolo della famiglia, impiego di strumenti multimediali, diagnosi precoce e supporto alle famiglie, servizi dedicati ai minori, controlli anti alcol e droga su guidatori minorenni: sono alcuni dei contenuti del documento, che Serpelloni ha definito guida "per una prevenzione veloce". Oltre al documento, da domani sulle tv italiane saranno trasmessi degli spot di sensibilizzazione contro l'uso della droga. A "metterci la faccia" sono stati i campioni di Milan, Inter e Juventus, secondo i quali è meglio "fare goal nella vita e non far uso di droghe".
Gli spot, ha affermato Giovanardi, saranno poi diffusi anche in altri Paesi. "A fine mese - ha annunciato Giovanardi - faremo un bilancio della situazione droga in Parlamento. Presenteremo luci e ombre e mostreremo anche i risultati positivi della lotta. Questa è una battaglia tra il bene e il male e alla fine il bene dovrà prevalere". Tra i testimonial della campagna anche l'attore Raoul Bova, impegnato di recente nel film documentario "Sbirri": "I giovani - ha affermato - non si devono toccare. Devono combattere per i loro sogni e non ucciderli con la droga