338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Droghe: aumentano i rischi, diminuisce l'informazione

cufrad news alcologia droghe sostanze informazione società


Droghe: aumentano i rischi, diminuisce l'informazione

 

Di Laura Barsottini

In molti se la ricorderanno, Angela Finocchiaro, che in uno sketch della "Tv delle ragazze" (Raitre, finire degli anni 80) interpretava una vera e propria wonderwoman, madre-moglie-amante-manager-donna di casa perfetta che, alla domanda dello pseudo-intervistatore Stefano Masciarelli su come facesse a fare tutto, rispondeva candidamente: "Io? Io sniffo!". È la tesi del nuovissimo libro Assuefatti - Come le sostanze stupefacenti sono entrate nel quotidiano delle giornaliste Sara Casassa e Antonella Fiori (Edizioni San Paolo, 14 euro), reportage ricco, preciso e dettagliato sull'uso e la diffusione delle droghe in Italia, fenomeno trasversale che ormai coinvolge ogni ceto sociale, dal manager al piastrellista.
Il messaggio più forte, forse, riguarda i dati allarmanti su come siano cambiate le droghe rispetto al passato. "A chi crede ancora che certe sostanze siano naturali rispondono farmacologi come Fabrizio Schifano dell'università di Hertforshire dicendo che è una bufala e spiegando che le sostanze che circolano oggi vengono modificate a partire dai semi", affermano le autrici.

"I chimici che stanno dietro i narcotrafficanti cercano di offrire ai consumatori prodotti sempre più allettanti. C'è una vera e propria metamorfosi delle droghe, ormai vendute dappertutto - da Internet agli smart shops - e nelle forme più diverse. Insomma, lo spinello non è più quello degli anni Settanta e ampi studi internazionali dimostrano che, in chi fa uso continuativo di Cannabis, i disturbi mentali (psicosi e schizofrenia) aumentano notevolmente. Ma questo messaggio non passa. C'è completa disinformazione: i risultati delle ricerche sui danni di queste sostanze sul cervello restano nei laboratori. Solo negli ultimi anni il principio attivo, il Thc (principio attivo della Cannabis, ndr) è raddoppiato con un'escalation che arriva alla skunk o superskunk che contiene fino a 150-200 mg di Thc, 5-7 volte quello che uno penserebbe di trovare. Le spice drugs, poi, sono dei cannabinoidi sintetici fino a 28 volte più potenti di quelli di derivazione naturale. Hanno un aspetto e un nome abbastanza innocuo, fatto apposta per attirare i ragazzini. Droghe potentissime che non sono rilevabili neanche col test delle urine perché non contengono Thc ma molecole simili di derivazione sintetica".

Di libri sulla droga ne sono usciti molti. L'altra novità di Assuefatti è la chiave di lettura con cui è stato affrontato il fenomeno. Continuano le giornaliste: "Ci siamo chieste: perché tanta gente fa uso di sostanze? Sono consapevoli degli effetti sul cervello e sulle loro capacità cognitive quando fumano la cannabis, sniffano cocaina o ingoiano una pasticca? Dove prendono le informazioni? Sulle droghe c'è una mentalità dominante che ha trasformato le sostanze stupefacenti nel doping della vita quotidiana, sottovalutandone gli effetti. Frasi come Farsi una canna è come bere un bicchiere di vino, La droga bisogna solo saperla gestire, Non fa male se sai come usarla sono i luoghi comuni che più la rappresentano. Le persone le scelgono a seconda del problema che hanno: chi soffre d'ansia e vuole rilassarsi tende a farsi una canna, chi vuole aumentare le sue prestazioni sul lavoro o nella vita privata fa uso di coca, i ragazzi che vanno in discoteca o a un rave si calano le pasticche di ecstasy per sentirsi più carichi e ballare per ore, o si fanno di ketamina (un anestetico per cavalli, ndr) per muoversi come zombie".

Rivolto a chi ogni giorno deve fare i conti con un problema sempre più dilagante, le famiglie e gli insegnanti, il volume riporta le testimonianze della realtà che vivono quotidianamente i medici dei Pronto Soccorso, i poliziotti, gli psichiatri del Sert, oltre ai pareri di veri esperti come Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. Città di Milano, e Silvio Garattini, fondatore nel 1963 e direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Un'ampia parte dell'indagine è dedicata poi all'informazione che, negli anni, è circolata sulla droga, con interviste a operatori del settore: giornalisti (Piero Angela, Maurizio Costanzo, Milena Gabanelli, Gad Lerner), attori (Raoul Bova e Lella Costa), dee-jay (Linus e Claudio Coccoluto), scrittori (Gaetano Cappelli). Daniela Hamaui, ex direttore dell'Espresso, sostiene che la maggior parte delle volte i giornali non hanno informato: si è finiti nella solita ideologizzazione che distingue tra droghe pesanti e leggere".
L'inchiesta mostra anche la facilità con cui un ragazzo può procurarsi ogni tipo di sostanza: un vero e proprio supermarket della droga che, via Internet, recapita a casa in pochissimi giorni qualsiasi droga. Ma, come si dice, conoscere è il primo passo per prevenire.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)