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Droghe: cancellare alcuni ricordi per non ricadere nell'uso

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Droghe: cancellare alcuni ricordi per non ricadere nell'uso

Fonte: Neuropharmacology

Titolo originale e autori: Lauzon NM, Bechard M, Ahmad T, Laviolette SR. Supra-normal stimulation of dopamine D(1) receptors in the prelimbic cortex blocks behavioral expression of both aversive and rewarding associative memories through a cyclic-AMP-dependent signaling pathway.-Neuropharmacology. 2012 Nov 16.


I ricordi sono essenziali per la nostra esistenza ma, per alcuni individui, certi tipi di ricordi possono essere pericolosi. Stiamo parlando ad esempio del ricordo di piacere associato all'assunzione di droghe per il tossicodipendente, ma anche degli intrusivi ricordi dolorosi per chi soffre di Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD). Secondo uno studio canadese, da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Neuropharmacology, sarebbe oggi possibile sopprimere questo genere di ricordi permettendo così di migliorare la condizione dei soggetti che ne sono afflitti. I ricercatori della Western University hanno scoperto su un modello animale che, stimolando un sottotipo di recettore per la dopamina chiamato D1 situato nella corteccia prelimbica del cervello, era possibile prevenire completamente nelle cavie il recupero sia di memorie avversive che di quelle associate alla ricompensa. Il fatto interessante è che in questi esperimenti la memoria rimaneva intatta, non venendo minimamente compromessa, ciò che veniva invece bloccato era solo il suo recupero.
Gli esperimenti necessitano ancora di essere replicati anche sull'uomo, tuttavia secondo gli autori tali risultati potrebbero essere di notevole aiuto per chi deve affrontare un evento doloroso, per evitarne il continuo ripensamento, ma anche per chi intraprende il difficile percorso di disintossicazione dalle droghe, per evitare ad esempio che la visione di stimoli legati alla droga possa causare delle pesanti ricadute.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)