Droghe e alcol, Dpa: anche una sola dose è letale
Droghe e alcol, Dpa: anche una sola dose è letale
Sono 'molto gravi' le condizioni del ragazzo di 17 anni di Lucca, ora in coma all'ospedale Niguarda di Milano dopo aver
assunto ecstasy a un rave party milanese nella notte tra sabato e domenica. Il giovane, spiegano i sanitari all'ANSA, e'
ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata.
Il ragazzo era stato portato al Niguarda con una epatite fulminante, causata dalle droghe, e i medici stanno tuttora
valutando l'ipotesi di un trapianto di fegato. Il giovane pero', all'arrivo in ospedale, aveva nel sangue anche un'elevata
percentuale di cannabis, che insieme alle amfetamine ha creato un pericoloso cocktail. Tanto che i danni al fegato non
sarebbero i soli a compromettere le condizioni del ragazzo: le droghe avrebbero causato un 'effetto domino' anche su altri
organi, che secondo i medici sono in 'probabile compromissione'. A tutto questo si aggiunge una possibile commozione
cerebrale dato che, conclude il Niguarda, il ragazzo era caduto sbattendo la testa, poco prima che venissero chiamati i
soccorsi.
'Ecco quello che accade in zone fuori controllo dove tutto puo' succedere'. Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza di
Milano, Riccardo De Corato, parla cosi' di quanto avvenuto l'altra sera in un rave party.
'La conseguenza e' la tragedia avvenuta al Leoncavallo la notte di Halloween, con un minorenne in coma cerebrale per aver
assunto un mix di alcol, cannabis e metanfetamine e numerose chiamate al 118 per altri malori e collassi - afferma De Corato
-. E mi chiedo cos'altro dovra' succedere prima che ci si decida a chiudere definitivamente i centri sociali abusivi di
Milano.
Luoghi in cui ci si fa beffe delle leggi dello Stato, delle istituzioni e in cui si rischia di replicare episodi drammatici
come questo. Tragedie annunciate vista l'abitudine a organizzare feste non autorizzate a base di alcol e droga'.
'Non si puo' mostrare stupore per un episodio del genere - commenta ancora il vicesindaco - se si organizza una festa senza
alcuna licenza, autorizzazione o controllo, condita pure con musica da rave party, e poi chiedere che la Procura indaghi!'.
Anche una sola assunzione di droga puo' essere letale: lo sottolinea il Dipartimento Politiche Antidroga in riferimento alla
notizia del giovane entrato in coma per l'assunzione di anfetamina e cannabis durante un rave party al centro sociale
Leoncavallo di Milano. Il Dpa sconsiglia fortemente l` assunzione, anche una sola volta, di queste sostanze sia per la
tossicita' acuta che per i pericolosi effetti negativi imprevisti ed imprevedibili che possono procurare sui consumatori con
gravi danni alla salute.
"Bisogna sempre tenere presente - sottolinea il Dipartimento - che anche una sola assunzione puo' essere mortale, perche' ci
sono delle variabili che riguardano non solo la diversificata risposta di ogni individuo, ma anche la composizione delle
stesse sostanze utilizzate. Spesso infatti la quantita' di principio attivo inserito dagli spacciatori non e' stabile e le
sostanze da taglio sono molto tossiche. Purtroppo la cronaca degli ultimi mesi ci ha messo di fronte a giovani che hanno
perso la vita a causa di questi mix letali presi anche una sola volta. E' una chimera la convinzione che passa nel mondo
giovanile che certe droghe possano essere "gestite" o considerate meno pericolose di altre; non e' cosi', e la cronaca
purtroppo ce ne da' testimonianza costante". Per quanto riguarda il 'policonsumo' gia' in passato, il Dipartimento Politiche
Antidroga aveva messo in guardia i ragazzi sul cosiddetto "effetto sinergico" che deriva dal mix di sostanze e che scatena
reazioni ancora piu' tossiche per l'organismo se prese contemporaneamente. "Non sorprende nemmeno che, come in questo caso,
ancora una volta ci sia di mezzo la cannabis e probabilmente l'alcol. E' giunto il momento - dichiara Giovanni Serpelloni,
capo del DPA - di condividere quanto affermato anche nel nuovo Piano di Azione Nazionale, appena approvato.
Bisogna affrontare il problema dell' assunzione di sostanze sia quelle nuove che quelle considerate di accesso, tenendo
contemporaneamente in considerazione le quattro tipologie: alcol, tabacco, droga e psicofarmaci. Le moderne politiche di
contrasto all'uso e all'abuso di sostanze stupefacenti devono basarsi su questo principio e, di conseguenza, le
Organizzazioni interessate, dovrebbero integrarsi e condividere un'unica azione concertata. Il Dipartimento Politiche
Antidroga, - in questa ottica - si pone come punto di riferimento operativo e fondamentale per un'azione di coordinamento
veramente efficace".