338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Droghe nelle acque reflue, uno studio dal Regno Unito

cufrad news alcologia droghe acque reflue


Droghe nelle acque reflue, uno studio dal Regno Unito
fonte: Journal of Chromatography A
L'analisi del particolato in sospensione nelle acque reflue (suspended particulate matter, SPM) è cruciale per prevenire la possibilità di

sottostimare i livelli di analiti presenti nelle acque di scarico. E' quanto sostiene Barbara Kasprzyk-Hordern del Dipartimento di Chimica

presso l'Università di Bath (Regno Unito) in uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Chromatography A. La ricerca riporta infatti come

i metodi analitici generalmente utilizzati si siano sempre occupati di analizzare la sola parte acquosa dei campioni di acque reflue,

ottenuta dopo processi di filtrazione o di centrifugazione che rimuovono i residui solidi e i particolati, che non vengono quindi analizzati.
Gli autori descrivono un metodo per la determinazione di 60 molecole su SPM, usando la combinazione di più tecniche quali una estrazione

liquida sotto pressione, una estrazione in fase solida e la cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (PLE-SPE-LC-

MS/MS). Tra le molecole ricercate, gli stimolanti, gli oppioidi e i derivati della morfina, le benzodiazepine, alcuni antidepressivi,

anestetici dissociativi, precursori di alcune droghe e i loro metaboliti.
Il metodo è stato validato ed applicato con successo all'analisi di campioni SPM raccolti presso tre impianti di trattamento delle acque

reflue nel Regno Unito. I risultati hanno evidenziato che sussisteva una relazione opposta tra analiti riscontrati nella porzione acquosa e

quelli nella porzione solida: mentre meno del 5% di composti tra cui cocaina, benzoilecgonina, MDMA e ketamina sono stati riscontrati nella

fase SPM rispetto a quella acquosa, alcune droghe quali metadone, BZP, fentanil ed altre sostanze, erano presenti in percentuali superiori

al 10% nella fase SPM rispetto a quella acquosa.
I risultati evidenziano dunque che per una valutazione esaustiva del contenuto di droghe nella acque reflue, è importante quantificare sia le

sostanze presenti nella fase acquosa che nel particolato, al fine di non sottostimare la concentrazione di alcune droghe nelle acque di

scarico.
David R. Baker, Barbara Kasprzyk-Hordern. Multi-residue determination of the sorption of illicit drugs and pharmaceuticals to wastewater

suspended particulate matter using pressurised liquid extraction, solid phase extraction and liquid chromatography coupled with tandem mass

spectrometry. Journal of Chromatography A. In Press.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)