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Droghe sintetiche, la diffusione corre sul web

Sono i dati contenuti nell’ultima ricerca condotta dalla ASL Città di Milano a confermare la costante evoluzione del fenomeno della tossicodipendenza, con l’incessante immissione sul mercato di nuove sostanze, ad un ritmo di circa 40 all’anno, spesso create in maniera artigianale e sconosciute alla comunità scientifica.

Si tratta frequentemente di acidi industriali, farmaci e metamfetamine, miscelati in cocktail conosciuti solo dai loro creatori e venduti sul web. Prodotti molto pericolosi e con effetti ancora ignoti sulla salute delle persone che, prima di entrare nella tabella delle sostanze stupefacenti, riescono ad essere vendute legalmente, seppur solo per una manciata di mesi.

L’invasione delle sostanze chimiche, come la Gbl o ‘droga dello stupro’, che provoca incapacità di reazione, abbassamento delle difese e amnesie, rappresenta una rivoluzione anche per il cosiddetto ‘mercato’ delle sostanze, un tempo esclusiva della criminalità organizzata, che diventa progressivamente più frammentato e, di conseguenza, incontrollabile. Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di arresti di giovanissimi ‘esperti’ nella raffinazione delle droghe che, grazie a corsi base di chimica e all’impiego della rete, riescono a proporsi, dalla loro casa, sul mercato europeo, come frequenti sono i sequestri di ingenti quantitativi di sostanze ordinati online.

Tra gli ultimi casi più eclatanti, il sequestro di un pacco contenente circa mezzo litro di gamma-butirolattone (Gbl), acquistato da un cittadino italiano residente in Gran Bretagna, tramite un sito internet tedesco. Grazie ai controlli incrociati della Guardia di Finanza, e alla collaborazione della società di spedizione, è stato possibile bloccare il quantitativo, equivalente a circa diecimila dosi, per un controvalore di poco inferiore ai 100mila euro

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)