338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Drug and Alcohol Dependence: anche la dipendenza da metamfetamina uccide i consumatori

cufrad news alcologia alcol alcolismo Drug and Alcohol Dependence: anche la dipendenza da metamfetamina uccide i consumatori

 

Anche la dipendenza da metamfetamina uccide i consumatori

 

L’abuso di metamfetamina è un fenomeno di particolare rilevanza negli USA, dove la sostanza è particolarmente diffusa; nonostante ciò sono pochi gli studi che analizzano le caratteristiche degli utilizzatori e le conseguenze dell’abuso.Un nuovo studio californiano, approvato dal Consiglio di Ricerca Etica presso il Centro per Dipendenze e Salute Mentale (CAMH) e dal Comitato per la Protezione della salute umana dello Stato della California,  si propone di individuare le caratteristiche dei consumatori di metamfetamine, cocaina, cannabis, oppiacei e alcol e il relativo tasso di mortalità  attraverso uno studio di coorte durato 16 anni che incrocia i dati dei ricoveri (1990 -2005) per abuso di alcol-droga con i dati dei decessi.Sono stati considerati i ricoveri con  diagnosi secondo lo standard internazionale ICDIX e sono stati suddivisi secondo la sostanza primaria abusata. Dall’incrocio con i dati dei decessi sono stati calcolati i tassi di mortalità e sono stati standardizzati per età, sesso e razza degli utilizzatori  per avere un dato comparabile.Si evince che il consumatore tipo di metamfetamina è bianco (68%) trentenne  e per lo più di sesso femminile (55%) e che  il tasso di  mortalità standardizzato per abuso di tale sostanza  è superiore quello di tutte le altre sostanze ad esclusione di quello per abuso di oppiacei (dati per mille : 4,67 metamfetamina, 3,83 alcol, 2,96 cocaina, 5,71 oppiacei, 3,85 cannabis).Vista quindi la diffusione del fenomeno e la gravità degli effetti, i ricercatori sottolineano l’importanza di approfondire l’abuso di metamfetamine con nuovi studi al fine di poter disporre di  nuovi e più appropriati metodi di intervento e cura.

 

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)