Drug and Alcohol Dependence: dipendenza da metanfetamina, l'America studia l'efficacia del modafinil
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Dipendenza da metanfetamina, l'America studia l'efficacia del modafinil
La metamfetamina è uno stimolante sintetico e nel 2009 è stato constatato che circa 1,2 milioni di americani dai 12 anni in poi ha fatto uso,
almeno una volta nella vita, di metamfetamina prodotta illegalmente. La dipendenza da questa sostanza è considerata una malattia devastante, con effetti negativi per il resto della vita.
Questo studio, condotto da un gruppo di ricercatori americani, ha analizzato l'efficacia del modafinil (un farmaco approvato per il
trattamento dei disturbi del sonno), nella riduzione del consumo di metanfetamina in pazienti dipendenti. Per far ciò gli studiosi hanno
effettuato uno studio randomizzato controllato con placebo eseguito in 12 settimane di trattamento e 4 settimane di follow-up.
I partecipanti (N=210) sono stati divisi in modo casuale su 3 tre gruppi di trattamento specifici, hanno ricevuto modafinil o placebo per 12
settimane e si sono recati in clinica 3 volte a settimana per il controllo delle urine e per effettuare sedute di psicoterapia di gruppo.
L'outcome primario era il non utilizzo di metanfetamine a settimana, il che vuol dire una settimana in le analisi delle urine devono
risultare negative all'utilizzo di della sostanza. L'analisi di regressione non ha mostrato alcuna significativa differenza tra i gruppi che
avevano assunto modafinil o placebo. Allo stesso modo, un certo numero di risultati secondari non mostrano significativi effetti dall'
utilizzo del modafinil. Tuttavia dall'analisi delle urine per il riscontro del modafinil e del suo metabolita, è risultato che solo il 50%
circa dei partecipanti seguivano correttamente il trattamento.
Nonostante tali risultati suggeriscano che la terapia con modafinil non risulti efficace nel diminuire il consumo di metanfetamine, gli
studiosi evidenziano che tale risultato possa dipendere da una non corretta assunzione del medicinale e ritengono sia importante continuare nella ricerca di nuove terapie contro tale dipendenza che risulta essere sempre più difficile da combattere.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)