News di Alcologia

Può il fenomeno del "binge drinking" influenzare la memoria prospettica degli adolescenti? E' questa la domanda che si sono

posti alcuni ricercatori del Regno Unito che hanno indagato gli effetti dell'alcol sulla capacità di ricordare cose od

azioni pianificate e da compiere nel futuro, proprio ad opera della memoria prospettica (MP). Il problema è stato studiato su

soggetti di età compresa fra i 17 e i 19 anni, suddivisi in due categorie: 21 consumatori di alcol compulsivi (per le donne,

chi beve sopra le 6 unità e per gli uomini sopra le 8 unità, in due o più occasioni a settimana) e 29 consumatori di alcol

considerati non compulsivi.
Gli adolescenti, hanno un basso grado di tolleranza all'alcol dovuto anche ad un sistema neurofisiologico immaturo che

aumenta la tossicità a questa sostanza con la conseguenza di gravi danni alla salute. Tale studio ha come scopo principale

quello di studiare le possibili disfunzioni della memoria associate al consumo smodato di alcol tra gli adolescenti e lo fa

attraverso l'analisi sulla memoria non solo retrospettiva ma anche su quella prospettica. Per fare ciò, i ricercatori hanno

utilizzato vari metodi, tra cui quello di mostrare ai partecipanti un videoclip (PRVP - Prospective Remembering Video

Procedure) i quali avrebbero dovuto ricordarsi alcune scene presenti nel video e alcuni luoghi particolari. Oltre a questa

fase, i partecipanti sono stati sottoposti ad un questionario denominato Prospective and Retrospective Memory Questionnaire

(PRMQ), un test per misurare i lapsus a livello mnemonico. Tale questionario non ha evidenziato differenze significative tra

i due gruppi presi in esame mentre, al contrario, nella prova della visione del video, i cosiddetti "binge drinkers" hanno

ricordato molte meno cose, dimostrando pertanto che il fenomeno del "binge drinking", durante gli anni dell'adolescenza, può

danneggiare la memoria di eventi ed azioni aggiornando così la lunga lista di deficit neuropsicologici provocati dal consumo

di alcol.