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Drug and Alcohol Dependence: policonsumo di oppioidi e benzodiazepine in una revisione statunitense

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Policonsumo di oppioidi e benzodiazepine in una revisione statunitense

Le benzodiazepine e gli oppioidi sono tra i farmaci psicoattivi maggiormente abusati nel mondo e spesso assunti contemporaneamente. Tre ricercatrici della Columbia University hanno effettuato un'ampia revisione degli studi scientifici pubblicati in lingua inglese tra il 1970 e il 2012, per approfondire e meglio comprendere le motivazioni dell'uso concomitante di queste due sostanze e le conseguenze che ne possono derivare.
Benché esista la possibilità che chi fa uso improprio degli oppioidi usi le benzodiazepine per auto-curare ansia, impazienza e insonnia, i dati raccolti suggeriscono che l'uso di benzodiazepine sia prima di tutto a scopo ricreazionale. Tra i dati raccolti è infatti emerso che i co-assuntori riportano l’assunzione di benzodiazepine per aumentare l'effetto di intossicazione degli oppioidi e di usarle a dosi superiori a quelle da prescrizione medica.
Dall'analisi della letteratura, inoltre, è emerso che nonostante alcuni studi suggeriscano che benzodiazepine e oppioidi alterino gli effetti farmacocinetici uno dell'altro, questa interazione avrebbe un significato clinico limitato e in molti pensano che siano le interazioni farmacodinamiche a sottendere il poliabuso di queste due sostanze. Una ulteriore spiegazione può derivare dal fatto che le benzodiazepine aumentano gli effetti di ricompensa e di rinforzo degli oppioidi. Questa revisione mette inoltre in evidenza la questione relativa al trattamento dei pazienti con poliassunzione di oppioidi e benzodiazepine, problematica complicata dalla possibilità che i consumatori sviluppino una doppia dipendenza fisica. Sono dunque necessarie ulteriori ricerche sulla sicurezza e sull'utilità delle benzodiazepine nelle strategie di mantenimento e i medici, concludono i ricercatori, dovrebbero affrontare questo importante e sottovalutato problema con attenzione nel momento della prescrizione dei farmaci e aumentare la vigilanza sugli errati modelli del loro uso.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)