News di Alcologia

Australia, il web scova i consumatori di droga

Internet è uno dei mezzi di comunicazione più diffuso tra i giovani, che permette uno scambio di messaggi ed informazioni in tempo reale

attraverso specifici sistemi di messaggistica e chat. Un'indagine australiana ha esaminato la fattibilità e l'efficacia di un nuovo approccio

metodologico che tramite questi strumenti si propone di intervistare i consumatori di droghe. I ricercatori hanno prima analizzato le

modalità di interazione dei consumatori di droga nei forum e, sulla base di tali osservazioni, hanno lanciato un sondaggio per esaminare l'

uso dei forum e di Internet da parte di consumatori di "party drugs" (ecstasy, amfetamine, cocaina, GHB, ketamina, LSD, ecc.). Hanno risposto al sondaggio 837 consumatori che hanno riferito l'uso di "party drugs" negli ultimi 12 mesi e che hanno partecipato a discussioni online

sulle droghe negli ultimi 6 mesi. Tra questi sono stati selezionati 68 profili da intervistare online, ottenendo un'adesione del 40%. Gli

intervistati avevano un'età media di 21 anni, residenti per la maggior parte nelle capitali (85%), e tutti avevano un lavoro o studiavano

all'università. I risultati dell'indagine hanno evidenziato che i volontari che avrebbero accettato di essere intervistati erano in

maggioranza consumatori abituali di ecstasy, avevano sperimentato più droghe nel corso della vita e spendevano in media 7 o più ore alla

settimana sui forum sulle droghe. I giovani consumatori che già utilizzano Internet accettano più facilmente di essere intervistati

attraverso questo mezzo, che garantisce anche il rispetto della privacy. La flessibilità offerta dalle interviste online in termini di tempo

e spazio rappresenta un grosso vantaggio, tuttavia le interviste sono più soggette ad interruzioni. Gli intervistatori, inoltre, devono avere

familiarità con gli strumenti di messaggistica istantanea e con il contesto culturale dei forum (ad esempio, la terminologia utilizzata dagli

utenti).

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)