Drug Enforcement Administration: campagna di prevenzione contro l'ecstasy
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Los Angeles, una campagna per "minimizzare i danni dell'ecstasy" Le autorità sanitarie offrono consigli ai giovani sull'uso della sostanza stupefacente
Le autorità sanitarie della Contea di Los Angeles hanno dato il via ad una vera e propria campagna pubblicitaria diretta ai
giovani che fanno uso di ecstasy. Sui volantini distribuiti vengono delineati alcuni suggerimenti su come assumere tale
sostanza minimizzando i danni, come il sapere riconoscere i segni di una overdose da metamfetamina, oppure come evitare il
sovradosaggio di ciò che la Drug Enforcement Administration, l'agenzia antidroga degli Stati Uniti, ha classificato tra le
sostanze stupefacenti.
Questa iniziativa si inserisce all'interno di quella che potrebbe essere definita come "la strategia della riduzione del
danno" diretta a fronteggiare l'abuso di tale sostanza soprattutto durante i party e all'interno delle discoteche. L'ecstasy
è, infatti, la più diffusa tra le cosiddette nuove droghe tra i giovani e il suo abuso sta crescendo in maniera
considerevole. Il Nida, ovvero il National Institute on Drug Abuse, ha rivelato che, nel 2009, ad abusare dell'ecstasy per la
prima volta sono stati circa 1.1 milioni di americani.
L'ecstasy, conosciuta anche con il nome di Mdma, è una sostanza psicoattiva sintetica che agisce nono solo come stimolante ma
anche come allucinogeno. Ha degli spiccati effetti eccitanti e, se assunta in combinazione con alcol, può essere molto
pericolosa poichè danneggia il cervello ed è molto tossica a livello dei neuroni. Il suo abuso può portare a gravi
conseguenze, fino alla morte. Questo perché le pastiglie spesso possono contenere anche altre sostanze molto dannose oltre
alla Mdma, come la cocaina.
La campagna, che segue la morte di una ragazza di 15 anni, avvenuta lo scorso giugno in occasione del 14esimo Electric Daisy
Carnival della città, sarà destinata a fare discutere perché potrebbe essere considerata come "una sorta di vero e proprio
incitamento al consumo di tale sostanza".