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Drug Testing and Analysis: un'analisi rileva la ketamina nelle bevande

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USA, un'analisi rileva la ketamina nelle bevande

Presentato sulla rivista Drug Testing and Analysis, il primo studio che riporta l'uso della cromatografia liquida accoppiata alla

spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS) per identificare la presenza delle cosiddette "droghe dello stupro" in residui di bevande, più

specificatamente la ketamina, un anestetico di origine sintetica che induce effetti psichedelici. A seconda delle dosi, la ketamina può

condurre a stati catalettici accompagnatati da amnesia. Viene inclusa tra le cosiddette "droghe dello stupro" in quanto, proprio a causa

delle sue proprietà è stato rincontrato il suo uso in casi di violenza sessuale in cui la sostanza era stata aggiunta a bevande, all'insaputa

della vittima, per ridurre la resistenza e la capacità di ricordare l'evento subito. L'amnesia inoltre porta ad un allungamento dei tempi in

cui la vittima realizza l'accaduto e si sottopone a controlli medici, riducendo notevolmente la possibilità di individuare la sostanza nei

campioni biologici (la ketamina non si riscontra più, dopo 48 ore dall'assunzione). Per questo, eventuali campioni di bevanda consumati

possono costituire l'unica fonte di evidenza forense dell'accaduto. Douglas J. Beussman e collaboratori del St Olaf College in Minnesota

(USA) hanno analizzato campioni (sia umidi che secchi) di acqua di rubinetto, cola, birra e succo di frutta, scelti quali comuni bevande

rappresentative che potrebbero presentarsi in un possibile scenario di violenza. La scelta della cromatografia liquida ha consentito di

trattare questi campioni acquosi senza dover effettuare estrazioni o derivatizzazioni, riducendo notevolmente i tempi di analisi e

proponendosi dunque come alternativa alla gas cromatografia (GC-MS) che viene riportata quale metodo comunemente usato in questa tipologia di casi. Nello studio gli autori hanno dimostrato che l'analisi diretta attraverso LC-MS/MS di residui di bevanda è semplice, selettiva e

sensibile abbastanza da determinare l'adulterazione di bevande con concentrazioni di ketamina dalle 200 alle 2000 volte inferiori rispetto a

quanto osservato normalmente in questa tipologia di casi. ll metodo presentato potrebbe essere adattato secondo i ricercatori, anche alla

determinazione di altre sostanze con proprietà analoghe quali il roipnol, il GHB e l'ecstasy


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)