"Drugs on street", modello Verona in cento città italiane
"Drugs on street", modello Verona in cento città italiane
Verona fa scuola in fatto di sicurezza stradale: il protocollo studiato contro la guida in stato di ebbrezza o sotto
l'effetto di droghe diventa modello nazionale e sarà esportato in altre cento città italiane. Lo ha annunciato il
responsabile del dipartimento nazionale antidroga, Giovanni Serpelloni, a margine dell'ultima nottata di controlli e test
sulle strade del veronese
Sette patenti ritirate e tre auto sequestrate in attesa di confisca. E' il bilancio dell'ultima nottata di "Drugs on street",
il protocollo contro la guida sotto l'effetto di alcolici o stupefacenti partito da Verona e oggi modello su scala nazionale.
Due anni fa il primo mega-blitz notturno sulle Torricelle e le prime patenti ritirate. Da allora controlli notturni
coordinati tra Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza e i medici del Dipartimento Dipendenze
in ogni fine settimana. Per un modello, diventato regola, in molte altre città italiane. "Per il momento è già operativo in
trenta città, ma l'obiettivo è di estenderlo a cento entro il 2011" ha spiegato il responsabile del dipartimento nazionale
per le politiche antidroga, Giovanni Serpelloni.
Oltre 200 le persone controllate, per 16 sono scattati gli esami supplementari al Dipartimento Dipendenze di via Germania in
Zai: oltre la metà sono risultate positive ad alcol o droghe. In un caso, una donna trentenne della provincia, sia all'alcol
sia agli stupefacenti.
Un modello, quello veronese, sempre all'avanguardia. A Verona sono già operativi, ad esempio, gli alcolblow tarati al livello
zero per i neo patentati e gli autisti di professione come da nuovo codice della strada. E sul fronte stupefacenti, si
effettuano esami in grado di verificare anche le droghe sintetiche (come la chetamina) non rilevabile con il test veloce.
fonte - tgverona.it