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News di Alcologia

Drunkoressia: analisi del fenomeno

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Alcolizzate e magre, questa la nuova moda tra le giovani

È risaputo che alcol e dieta non vanno d'accordo. L'alcol, infatti, è calorico e non apporta nessun tipo di sostanze nutritive all'organismo.

Ora è di tendenza nell'era dello sballo, dell'happy hour e dei lounge bar bere tanto sino a ubriacarsi... Quindi, per chi soffre di disturbi

alimentari e controlla in maniera maniacale le calorie di ogni alimento ingerito, ecco l'ultima dieta-moda: la drunkorexia.
L'allarme arriva dall'università canadese, dove tra i giovani dilaga una nuova moda: denominata "drunkorexia", anoressia da ubriacatura, ma

ha le sue origini negli Usa. Da uno studio dell'Università di Calgary emerge come uno studente su sei ha l'abitudine di evitare il cibo per

riuscire a ubriacarsi più rapidamente. Un escamotage cui fanno ricorso soprattutto le ragazze, tre volte più dei loro coetanei. Gli studiosi

si dicono preoccupati: l'obiettivo dei giovani non è bere per divertirsi, ma proprio quello di ubriacarsi.
Il capo del Dipartimento di Psichiatria all'ospedale Women's College di Toronto Valerie Taylor, ha spiegato come il rischio, soprattutto per

le ragazze, è quello di sviluppare altri problemi di disordine alimentare, che portano tra l'altro a maggiori difficoltà nell'avere figli.

Senza contare le conseguenze che normalmente può produrre un abuso di alcol, compresi danni cerebrali irreversibili.
Questo fenomeno, quasi moda tra le giovanissime, ha dapprima preso piede nei cocktail bar di New York, per atterrare in Canada e ora, si sta

diffondendo in maniera preoccupante in Gran Bretagna. Non sono poche le giovani donne che, volendo bere pesantemente vino o alcolici, decide

di non mangiare per non aumentare le calorie, sapendo, ad esempio, che le 300 calorie di un bicchiere di vino sono equivalenti a una barretta

di cioccolato o a toast.
Recenti studi hanno rivelato che esistono dei legami tra disordini alimentari e abuso di alcol, con un terzo dei bulimici che alzano il

gomito e si drogano e il 36% delle donne in cura per alcolismo che ammettono di avere altresì disturbi dell'alimentazione. Le conseguenze di

tale pratica alimentare sono devastanti e addirittura peggiori dell'anoressia e della bulimia; infatti mentre nel caso di condotte alimentari

quali anoressia e bulimia il corpo assimila sempre meno calorie portando ad un dimagrimento complessivo anche elevato ma comunque "omogeneo",

con la drunkorexia il fisico viene massacrato visto che l'introito calorico è elevato, ma non vengono fornite sostante importanti quali

proteine e grassi.
L'alcol, infatti, se assunto in eccesso, provoca danni sulla capacità di funzionamento del fegato, riduce la capacità dei polmoni di filtrare

e bloccare le sostanze estranee inalate con il respiro, altera il numero delle pulsazioni del cuore e la vasodilatazione delle vene e delle

arterie. Detto ciò, la pelle flaccida dovrebbe essere l'ultimo dei problemi; tuttavia, dal punto di vista psicologico, si crea un circolo

improduttivo di frustrazioni perché le parti maggiormente in vista della femminilità sono quelle che subiscono le devastazioni maggiori. A

differenza dell'anoressia qua non si dimagrisce più di tanto, portando i soggetti ad assumere sempre meno cibo e bere sempre di più per la

crescente frustrazione.
Una situazione sempre più preoccupante, secondo gli esperti, poiché l'anoressia ha ormai raggiunto livelli altissimi e l'uso di alcool è in

ascesa. A spingere verso questo comportamento sarebbero le pressioni che arrivano sia da parte della società ma anche dagli ambienti

universitari, dove ubriacarsi e perdere peso, rimanendo magri, è di gran moda. Decidendo di bere, le ragazze evitano di mangiare e non

ingrassano, accondiscendendo all'imperativo culturale, "‘bevi, ma rimani magra", che secondo Douglas Bennel del Centro Renfrew per i

Disordini Alimentari, ormai non è più solo americano e canadese, ma si sta diffondendo a macchia d'olio anche al di là dell'Atlantico

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)