Due bicchieri di vino valgono il 38% di rischio in più
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Una ricerca canadese del 2002 sui rischi di incidente associati all'assunzione di alcol indica che già un tasso di alcol nel sangue di 0,5 grammi per un litro (attuale limite di legge in Italia, equivalente a due bicchieri di vino) costituisce un pericolo. Il rischio di incorrere in incidenti stradali aumenta infatti del 38%, mentre ad un tasso di 0,8 gr/l (precedente limite di legge) il rischio aumenta del 169% e sale al 380% con un tasso di 1,5%. Altri studi segnalano che, a parità di alcol, il rischio è tanto maggiore quanto minore è l'età del conducente ed è inversamente proporzionale alla frequenza con cui si assumono bevande alcoliche. In breve quello che dicono indagini e rilevazioni dell'Istat è che l'alcol riduce le prestazioni di chi è alla guida (capacità di controllo, tempi di reazione, valutazione del pericolo) anche a livelli molto bassi di alcolemi e che il calo di prestazioni si riduce rapidamente quanto più aumenta l'alcolemia. In realtà secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nemmeno esiste un soglia minima al di sotto della quale l'alcol può essere consumato alcol senza alcun rischio ed è a questa lettura che si richiamano quanti propongono di stabilire il livello zero alcol per chi deve mettersi al volante. L'alcol è la causa del 30 % circa di tutti gli incidenti stradali che ogni anno si verificano in Italia Dei circa 170.000 incidenti registrati sulle strade italiane circa 50.000 sono attribuibili agli effetti di una elevata concentrazione di alcol. Un uomo in buona salute di 70 chili di peso che ha consumato 2 bicchieri di vino ai pasti (250 millilitri) o 2 boccali di birra (600 millilitri) o 2 bicchierini di amaro o superalcolico (80 millilitri circa) o una combinazione, ad esempio, di un bicchiere di vino seguito da un bicchierino di amaro, raggiunge pressoché istantaneamente una concentrazione di alcol nel sangue pari a 0,5 grammi/litro.