338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

E' allarme per i troppi adolescenti che arrivano ubriachi in Pronto Soccorso: sotto accusa un nuovo superalcolico

cufrad news alcologia alcol alcolismo è allarme per i troppi adolescenti che arrivano ubriachi in Pronto soccorso: sotto accusa un nuovo superalcolico

Galliera, allarme per il chupito
"Anche i bambini nella trappola"
Il primario del pronto soccorso: è un bollettino di guerra
di STEFANO ORIGONE


Dai sei agli otto ragazzi ubriachi portati in ambulanza all'ospedale ogni fine settimana. Un paio al mese arrivano addirittura in coma etilico, che vuol dire a rischio vita. È un bollettino di guerra quello del Galliera.


"Questa è la routine del venerdì e sabato, ormai sono così tanti che non ci stupiamo più". Le parole di Paolo Cremonesi, il primario del pronto soccorso, sono un misto di rassegnazione e rabbia. "È una vera e propria emergenza. Di mezzo c'è questo Chupito - un superalcolico a base di rum e pera in voga nella Movida - ma anche intrugli di coca cola e rum, coca a whisky, tre, quattro sostanza mischiate così, tanto per farti sballare. Il Comune deve intervenire multando i locali che non rispettano i divieti di somministrare alcol ai minori di 18 anni".


Bevono tanto e di tutto questi ragazzi. "La maggioranza ha tra i 16 e i 22 anni, ma crescono i casi di "bambini" di 14 anni, al limite tra noi e il Gaslini: su di loro l'alcol ha effetti ancora più devastanti che possono avere nella loro vita ripercussioni molto gravi". Paolo Cremonesi è un medico a tutto campo. Un giorno lo vedi salire sull'elicottero del 118, il giorno dopo correre dentro il pronto soccorso.


"Mi dispero quando vedo arrivare questi giovani in barella, così ubriachi che non si reggono in piedi, che non sanno neppure dove si trovano e cosa hanno fatto. Senza contare che l'alcol li trasforma, facendoli diventare aggressivi". C'è chi entra al pronto soccorso "barellato" ma ancora tutto intero, ma anche chi per colpa del bere ha avuto un brutto incidente. "Non ho statistiche in questo momento perché non sono in reparto, ma se la memoria non mi inganna, posso dire che una buona parte è caduto dal motorino, poi ci sono quelli che si schiantano in macchina. E, vedo anche situazioni molto serie".


Cremonesi vuole lanciare un appello. "Questo fenomeno va affrontato con tutte le armi che ci sono perché si è trasformato in una emergenza. Prima di tutto il problema va analizzato nelle scuole, con corsi mirati a educare i giovani sui rischi che comportanto alcol e droghe, e poi con una sensibilizzazione delle famiglie, che non devono trascurare certi segnali che arrivano dai loro ragazzi come la mancanza di responsabilità, un peggioramento nello studio, se il ragazzo è svogliato".


Ma anche il Comune non può stare a guardare. "In questo caso l'intervento deve essere mirato ai proprietari dei locali, con sanzioni più pesanti a chi somministra alcolici ai minori di 18 anni, e vietando le offerte speciali, che rendendo il bere alla portata anche dei giovanissimi". A unirsi a Cremonesi, è anche il presidente del municipio Centro Est, Simone Leoncini.


"È un fenomeno preoccupante, da affrontare subito. Con il Comune e i vigili stiamo studiando nuove strategie come quella di vietare le offerte speciali, questi 3x2, i pezzi ridicoli di 1 euro a bicchiere, paragonare la cessione di alcol a minorenni come un'istigazione all'uso, come avviene per la droga. Una proposta è anche ridurre gli orari di apertura di determinati esercizi commerciali. Parallelamente al lavoro, diciamo, repressivo e preventivo, si dovrebbero premiare i locali virtuosi, insomma chi lavora bene rispettando le regole".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)